Il Giardino dei Sonagli in Calabria: “il terzo paradiso” dove la natura si mescola a musica e culture diverse

A San Floro, in provincia di Catanzaro, c'è un luogo che unisce natura, arte e cultura: Il Giardino dei sonagli, un'installazione permanente realizzata dall'artista israeliano Yuval Avital.

In Calabria, in provincia di Catanzaro, esiste un luogo unico, dove natura, musica, cultura e arte si fondono. Questo posto suggestivo, chiamato Il Giardino dei Sonagli, si trova nell’area più ventosa della regione, tra il Golfo di Santa Eufemia e quello di Squillace, per l’esattezza a San Floro.

Si tratta di un’installazione permanente realizzata da Yuval Avital, musicista e compositore di Gerusalemme. Il progetto nasce dalla sinergia tra Terzo Paradiso Cittadellarte ‒ Fondazione Pistoletto (di cui Avital è ambasciatore) e Mulinum, start up agricola (ideata dal giovane imprenditore Stefano Caccavari) che punta a rilanciare la coltura di grani antichi.

L’opera permanente, composta da 360 campanelle provenienti da diverse aree del Mediterraneo, è stata inaugurata il 14 luglio del 2019 in occasione della Festa della trebbiatura. A dare un’anima a questa straordinaria installazione è il vento, grazie al quale le campane producono vari suoni, come se fosse un concerto suonato da musicisti di Paesi diversi. Così, questo suono, che pur presentando timbri differenti è unanime, diventa il simbolo dell’incontro tra culture lontane.

@Giovanni Viceconte/Artribune

In questo campo, in cui si respira un’aria quasi magica e atavica, sono state “seminate” diverse sculture di metallo a tre rami da cui pendono campane e sonagli raccolti dall’artista israeliano attraverso un annuncio pubblico, a cui hanno risposto da tanti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: dal Marocco, dall’Italia, dalla Grecia, dall’Egitto, dalla Palestina, dalla Spagna e dall’Israele.

La scelta della campana come simbolo non è casuale, come spiega lo stesso Yuval Avital in un’intervista rilasciata ad Artribune:

La campana è un simbolo ancestrale potente che raccoglie dentro di se sia l’archetipo femminile (campana) che quello maschile (batacchio) e il loro connubio è quello di creare una scintilla di vita attraverso il suono. Mi sono commosso in particolar modo della donazione della campana in ceramica palestinese della famiglia Hamdan, messa accanto alla campana gioiello creata da Sara Shahak da Israele.”

@Giovanni Viceconte/Artribune

Anche la location scelta per l’opera permanente ha una ragione ben precisa.

San Floro – chiarisce Simona Mazzitelli, ambasciatrice di Terzo Paradiso nonché ideatrice del progetto – “rappresenta ‘un terzo paradiso vivente’ e la realizzazione concreta di quella aspirazione a un rapporto armonioso fra natura, uomo e tecnologia che il nostro movimento promuove in tutto il mondo con le sue iniziative.”

La Calabria ha letteralmente stregato Yuval Avital, che l’ha descritta con queste bellissime parole:

Un luogo potente, antico e complesso, labirintico. Composta da paesaggi drammatici, paradisi nascosti, dolore e speranza, flauti di corteccia, magia quotidiana, sapori incisivi e persone di rara poesia. Andando alla scoperta della Calabria, essa ha penetrato la mia anima e un pezzo di lei mi è rimasto dentro.

Fonte: Artribune

 

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