Food Inc., diretto da Robert Kenner e narrato da Eric Schlosser (autore di Fast Food Nation) e Michael Pollan (autore di The Omnivore's Dilemma), mette a nudo molti degli aspetti negativi dell'industria alimentare americana. Questa volta non si parla solo dei soliti fast food, ma delle grandi multinazionali che hanno contribuito con la loro produzione di carne bovina, suina e ovina, sempre più geneticamente modificata, a danneggiare ancora di più l'ambiente, l'economia e la salute dei suoi lavoratori e consumatori, oltre che i piccoli produttori locali. Costi minimi per profitti elevati.
Quest’anno agli Oscar 2010, che si svolgeranno il prossimo 7 marzo al Kodak Theater a Hollywood, i nostri occhi saranno puntati sulla categoria Best Documentary Feature che vede tra i candidati due film molto importanti per il mondo “green”: Food Inc. e The Cove.
Food Inc., diretto da Robert Kenner e narrato da Eric Schlosser (autore di Fast Food Nation) e Michael Pollan (autore di The Omnivore’s Dilemma), mette a nudo molti degli aspetti negativi dell’industria alimentare americana. Questa volta non si parla solo dei soliti fast food, ma delle grandi multinazionali che hanno contribuito con la loro produzione di carne bovina, suina e ovina, sempre più geneticamente modificata, a danneggiare ancora di più l’ambiente, l’economia e la salute dei suoi lavoratori e consumatori, oltre che i piccoli produttori locali. Costi minimi per profitti elevati.
Premetto che vivo negli Stati Uniti da più di tre anni e posso confermare che le abitudini alimentari sono molto diverse rispetto all’Italia, dove il cibo è quasi un’istituzione. Sicuramente certi argomenti affrontati nel documentario potranno sembrare esagerati, ma sono importanti da conoscere per farci capire come e quanto sono cambiate le nostre abitudini alimentari negli ultimi decenni.
Nella prima scena del documentario, la macchina da presa ci porta tra i corridori di un supermercato e una voce fuori campo annuncia: “Nei supermercati americani non ci sono stagioni.” Frutta e verdura perfette nei colori e nelle forme e che non vanno mai a male, petti di pollo enormi e rosati. Ma ce lo siamo mai chiesti a che prezzo?
Il numero degli obesi continua ad aumentare soprattutto fra i bambini, così come quello dei diabetici. Una frase ripetuta spesso nel documentario e’ “Siamo quello che mangiamo.” Ma e’ proprio cosi’? Se mi guardo intorno, penso sicuramente di sì.
Il regista in questo documentario ci pone delle questioni molto importanti: conosciamo davvero il cibo che compriamo e che poi serviamo a tavola?
Se ci rechiamo al supermercato e osserviamo gli ingredienti di quasi tutti i prodotti che mettiamo nel carrello leggiamo “corn syrup“, che è uno dei dolcificanti più dannosi che aiuta a diffondere il diabete. Lo sciroppo di mais così come i suoi derivati sono presenti quasi nell’80% dei prodotti che troviamo esposti, commestibili e non: dalla Coca Cola fino addirittura alle pile, ma anche nella carne bovina. Le mucche allevate in massa per la produzione delle grandi multinazionali vengono nutrite con il mais che come carboidrato fa ingrassare gli animali più velocemente di quello che farebbe l’erba, che è il loro alimento naturale. Le mucche, di conseguenza, sviluppano reazioni intestinali che vengono trasmesse sotto forma di malattie mortali all’uomo, tra le quali la Escherichia coli.
Non a caso ogni anno negli Stati Uniti ci sono circa 73.000 morti causate dal consumo di cibo infettato. Per quanto riguarda la carne ovina, la situazione non cambia. I polli vengono fatti ingrassare in 49 giorni anziché 90. Il risultato è che non riescono neanche a tenersi in piedi per il loro stesso peso. Non si tratta solo di tempistica ma anche delle condizioni nelle quali vengono fatti ingrassare: sono in migliaia, al buio, senza avere lo spazio per muoversi.
Questo non è un film che vuole convincerci a diventare vegetariani, ma ci permette sicuramente di buttare un occhio dove fino ad ora non avevamo guardato bene, in modo da capire quanto pericoloso e irregolare sia diventato il nostro sistema alimentare.
Sosteniamo i piccoli produttori locali, compriamo frutta e verdura biologica e cerchiamo di capire meglio quello che mettiamo nel carrello al supermercato, leggendo le etichette e le liste degli ingredienti. Scoprite le sagre paesane e i prodotti tipici delle piccole città preparati ancora con i metodi tradizionali.
Anche se dal nostro portafoglio potranno uscire qualche euro in più, ne riguadagneremo certamente in salute!
Food Inc. è un documentario che ha sicuramente qualcosa da insegnarci. Be Hungry for Change!