Home Grown è la prima canzone hip hop statunitense dedicata all’orto e al giardinaggio. E’ stata scritta e cantata da Keith Cross e sta facendo il giro del web Oltreoceano. Grazie alla musica e alle parole, l’autore racconta la propria storia e comunica un messaggio importante sull’autosufficienza, a partire dalla coltivazione dell’orto.
Home Grown è la prima canzone hip hop statunitense dedicata all’orto e all’autoproduzione. È stata scritta e cantata da Keith Cross e sta facendo il giro del web Oltreoceano. Grazie alla musica e alle parole, il cantautore racconta la propria storia e comunica un messaggio importante sull’autosufficienza, a partire dalla coltivazione dell’orto.
Il titolo della canzone si riferisce a tutto ciò che può essere coltivato da sé nell’orto o in giardino, a partire da un semplice seme, che può dare origine ad un albero da frutto o a ortaggi da coltivare e consumare, sempre freschi e gratis. Grazie ad un terreno e all’autoproduzione, oltre che alla collaborazione, è possibile produrre tanto cibo quanto ne occorre per sfamare 10 famiglie, come ci ricorda Keith Cross.
In un mondo ideale persino i gangster si trasformeranno in giardinieri: tutti possiamo dare il nostro contributo per coltivare la terra in modo sostenibile e sfamare il mondo a partire da noi stessi, dalla nostra famiglia e dai vicini di casa. Il “sistema” sembra pensato appositamente per condannare una parte della popolazione mondiale a morire di fame, ma basterebbe una maggiore collaborazione per fare in modo che ciò non avvenga.
Come canta Keith Cross, l’economia mondiale potrebbe crollare in questo momento e tutti i nostri risparmi non sarebbero sufficienti per salvarci la vita. La soluzione alla crisi è data dall’autoproduzione, a partire dalla coltivazione dell’orto. Il cantante fa proprio così: coltiva la terra e conserva i semi da piantare per il prossimo raccolto, ha iniziato a coltivare alberi, non utilizza diserbanti o fertilizzanti chimici.
È vero, è necessario spendere denaro per irrigare l’orto, ma si tratta di una somma che viene facilmente recuperata, poiché non si dovranno acquistare la frutta per la colazione o la verdura per il pranzo e la cena. Grazie a questo sistema, la crisi economica non lo ha toccato un granché. Insomma, la canzone ci ricorda che esiste un’ “altra” economia, basata su acqua, aria, sole e terra, che possono donarci gran parte di ciò di cui abbiamo realmente bisogno, ripagando le nostre fatiche.
Leggi il testo della canzone e guarda il video.
Marta Albè
Fonte foto: facebook.com