Un pezzo della storia artistica di Roma condannato a un triste destino: il teatro nel cuore di Villa Borghese potrebbe venire abbattuto
Una struttura fortemente voluta dal genio artistico di Gigi Proietti, un centro di cultura che ha portato Shakespeare e il teatro classico nel cuore di Roma e che probabilmente è destinato a morire presto: stiamo parlando del Globe Theatre inaugurato nel 2003 a Villa Borghese.
Il teatro, che richiama nel nome e nella struttura il più noto Globe Theatre di Londra, era stato inaugurato nel 2003 alla presenza del suo ideatore, Gigi Proietti. La costruzione era stata realizzata dal Comune di Roma con i fondi della Fondazione Silvano Toti.
La struttura, leggera e interamente in legno, fu pensata all’inizio per essere provvisoria: l’idea alla base del progetto era quella di montare il teatro per la stagione estiva e di smontarlo durante l’inverno.
Al contrario, il teatro è rimasto in pianta stabile negli ultimi vent’anni nel cuore del parco romano, pur non avendo la struttura per resistere alle intemperie e all’usura. Esattamente un anno fa, il primo crollo importante di una scala esterna ha provocato il ferimento di 12 persone fra studenti e insegnanti.
Da quel momento, il Globe è stato sottoposto a sequestro e divenuto oggetto di diversi gradi di indagine per lesioni, crollo colposo e apertura abusiva.
Ora, a un anno dall’incidente e in mancanza delle condizioni necessarie alla riapertura in sicurezza (i danni strutturali sarebbero troppo gravi per essere risolti con un restauro), il Globe sembra condannato a un triste destino, che certamente avrebbe spezzato il cuore del maestro Proietti: l’abbattimento.
Per scongiurare la morte di un polo culturale così importante e significativo per Roma e non solo, che ha portato negli anni centinaia di scolaresche ad avvicinarsi al magico mondo del teatro attraverso spettacoli e lavoratori, si sta tentando il tutto per tutto.
Come riportato da Il Corriere della Sera, nei prossimi giorni, è previsto un tavolo tecnico organizzato dal Campidoglio a cui parteciperanno la Fondazione Toti e le due figlie di Proietti, che attualmente amministrano il Globe: in questa sede si deciderà il destino della struttura.
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