Dopo ben 24 anni, il giovane violinista campano Giuseppe Gibboni riporta in Italia il prestigioso Premio Paganini
Ha soli 20 ma Giuseppe Gibboni, violinista salernitano, è già entrato nella storia della musica, vincendo uno dei concorsi musicali più importanti al mondo: il Premio Paganini, giunto alla 56esima edizione.
Sono passati più di vent’anni – esattamente 24 – da quando prestigioso riconoscimento è stato assegnato ad un artista italiano. In totale sono stati infatti tre i musicisti del nostro Paese che si sono aggiudicati il premio. Ma Gibboni, grazie al suo straordinario talento ma soprattutto a tanto impegno, è riuscito a far volare nuovamente in alto il tricolore.
La sua passione per la musica nasce praticamente con lui: aveva soltanto tre anni quando ha preso tra le mani il suo primo violino. Per lui, nato a Campagna (Salerno) in una famiglia di musicisti, imparare a suonare è stato una sorta di bisogno fisiologico, che poi si è trasformato in una brillante carriera.
Il Premio Paganini, dopo un quarto di secolo, torna in Italia ed io mi sento così piccolo d’innanzi a questa impresa storica che pare io abbia realizzato – con queste parole Giuseppe Gibboni ha commentato il suo trionfo sui suoi profili social – Inutile dire quanto io sia emozionato, ci ho messo un bel pò prima di scrivere questo post. Poco prima della sua morte Paganini scrisse al figlio una lettera in cui diceva: “Voglio che la mia musica sia suonata nelle generazioni future così da vivere per sempre”. Spero di poter contribuire, nel mio piccolo, a rendere omaggio ad un angelo del violino troppo spesso sottovalutato.
Ma il giovane Gibboni non si è limitato soltanto a esprimere la sua gratitudine verso l’ambito riconoscimento. Ha voluto lanciare anche un messaggio di incoraggiamento a tutti coloro che hanno un sogno da coronare:
Sono stati anni duri, ho tartassato il mio corpo e la mia mente, non mi sono mai dato tregua, ma la devozione verso qualcosa di meraviglioso ripaga sempre. Non mollate mai, abbiate fede nel lavoro, nella costanza, nel sacrificio. Diffidate da falsi profeti che promettono opportunità per farvi “emergere”. Avete già tutto nelle vostre mani e nel vostro cuore.
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Fonti: Premio Paganini/Giuseppe Gibboni (Instagram)
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