Frida Kahlo amava gli animali e la natura. Il meraviglioso patrimonio naturalistico messicano è spesso presente nelle sue opere. I suoi stessi giardini ispiravano i suoi quadri e la consolavano nella sua vita turbolenta.
Frida Kahlo amava gli animali e la natura. Il meraviglioso patrimonio naturalistico messicano è spesso presente nelle sue opere. I suoi stessi giardini ispiravano i suoi quadri e la consolavano nella sua vita turbolenta.
Nell’ultima fase della sua vita, dopo un grave incidente che la costrinse a letto, la pittrice aveva richiesto espressamente di essere spostata in una stanza della sua casa con vista migliore. Voleva vedere il suo giardino.
Il libro Frida Kahlo Garden, evidenzia l’amore della pittrice per le piante e per gli alberi che crescevano nel suo giardino e rende evidente come questi elementi naturali ispirassero la sua arte.
La casa della pittrice messicana, soprannominata Casa Azul, si trovava a Città del Messico nella zona di Coyoacan. Qui Frida ha vissuto per gran parte della sua vita. Il giardino di questa casa può essere considerato come una delle sue opere d’arte. La casa fu acquistata da suo padre nel 1904, tre anni prima della sua nascita.
Nel corso degli anni sia la casa che il giardino furono ampliati e ristrutturati per incontrare il gusto artistico di Frida Kahlo che ha sfruttato il suo amore per i colori per accostare piante e fiori diversi nelle aiuole.
Il giardino per la pittrice era un luogo di benessere e di ispirazione, un mondo coinvolgente dove poteva pensare al suo lavoro, rilassarsi oppure intrattenere gli amici. Nei periodi in cui si è dedicata all’insegnamento, ha usato il proprio giardino come un’aula a cielo aperto per i suoi studenti, soprannominati “Los Fridos” per la loro devozione per la pittrice.
I fiori e i frutti del giardino venivano poi utilizzati per creare composizioni sul grande tavolo da pranzo, dove erano protagonisti iris blu e bianco, dalie, calle, viole e calendule. Spesso l’artista conservava dei fiori tra le pagine dei libri e li lasciava essiccare.
La mostra di New York comprende la copia personale del capolavoro poetico di Walt Witman “Leaves of Grass”, che contiene ancora foglie secche e petali di fiori essiccati che si trovano tra le pagine da anni. I libri della collezione di Frida riguardano soprattutto l’arte e le piante messicane.
Nel giardino della sua casa aveva fatto ricostruire una piramide in stile azteco e ne aveva utilizzato le pareti per esporre manufatti antichi. Il giardino richiamava i gusto europeo del 19esimo secolo per felci e palme a cui si aggiungevano piante autoctone come agavi, cactus e fichi d’india, che crescevano insieme a alberi di mele cotogne e di albicocche, di melagrane e arance.
L’amore della pittrice per piante, frutta e fiori si esprime soprattutto nelle nature morte. Amava usare frutti e fiori locali come mezzo per valorizzare il patrimonio e la nazionalità messicana. Segno di come gli intellettuali e gli artisti messicani stessero riscoprendo non solo le tradizioni e i rituali dei nativi ma anche il mondo naturale messicano, con particolare riferimento al regno vegetale.
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