Il designer tedesco-namibiano Max Siedentopf ha realizzato una serie di foto ironiche e dissacranti sulla psicosi da mascherine contro il Coronavirus
Tutto il mondo è in allerta per la diffusione del Coronavirus e a farla da padrone sono paura e psicosi. Fortunatamente non manca una certa dose di ironia che ci fa sopportare meglio questo periodo surreale che stiamo vivendo. A smorzare i toni ci ha pensato ad esempio Max Siedentopf, fotografo che ha realizzato una serie di scatti sulle ormai note e onnipresenti mascherine.
“How to survive a deadly global virus” è il progetto fotografico che Max Siedentopf, designer per metà tedesco e per metà namibiano ma residente a Londra, ha dedicato all’emergenza Coronavirus e in particolare alla psicosi, non sempre e ovunque motivata, di indossare delle mascherine (che poi tra l’altro nella maggior parte dei casi sono anche inefficaci).
Max ha cercato di ironizzare su questa situazione presentando una serie di originali mascherine fatte con oggetti e ingredienti di uso comune: dalla Nutella alle bucce di arancia, dall’insalata ai reggiseni arrivando persino ad assorbenti, confezioni o buste di plastica e una tenda! Insomma un insolito assortimento di alternative casalinghe per proteggersi dal COVID-19.
La serie è composta da 12 ritratti fotografici, ognuno con una diversa mascherina.
Ovviamente, c’era da aspettarselo, non tutti hanno apprezzato l’idea di Max, accusato di essere troppo provocatorio e insensibile verso le persone che rischiano di ammalarsi e nei confronti di quei paesi (tra cui il nostro) che stanno vedendo affossare settori chiave dell’economia come quello del turismo.
Fonte: Dezeen
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