È disponibile su Spotify "Figli amati male", un podcast di Basilio Petruzza, che anticipa l'uscita del suo omonimo romanzo, a dicembre.
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Si chiama Figli amati male ed è un podcast (disponibile su Spotify) che parla di figli ai figli, quindi a tutte e a tutti. Perché, come sottolinea Basilio Petruzza, scrittore e giornalista e autore e voce del podcast, «Siamo tutti figli di qualcuno, poi ci sono figli frustrati, violati, rifiutati, offesi, maltrattati, sminuiti». Figli amati male non è un progetto contro, ma un progetto per: per i figli, per i genitori, per i figli che sono diventati genitori, per i genitori che non sono stati figli. Per chi ha perdonato e per chi proprio non sa come fare.
Figli amati male, il podcast: dove ascoltarlo e di cosa parla
Figli amati male, il podcast di Basilio Petruzza, scritto insieme a Tania Mancuso, è disponibile su Spotify: sono dieci gli episodi che lo compongono; ogni lunedì, per dieci settimane, sarà disponibile una nuova puntata.
Il podcast è una raccolta di storie vere: in base al tema dell’episodio, vengono raccontate le vicende due persone a puntata. Si tratta di storie di abbandoni, di disattenzione, di abusi, di rabbia che non riesce a trovare una soluzione, ma anche di coraggio, voglia di rivalsa, di speranza. Sono storie diverse che raccontano una verità: si può essere figli amati male in tanti modi, ma si smette in una maniera soltanto, ovvero affrontando il dolore, la sofferenza e il senso di frustrazione che il difficile rapporto tra genitori e figli spesso provoca.
Racconti, commenti, riflessioni: questo è Figli amati male, una sorta di piazza virtuale dove, seduti a cerchio, ognuno racconta la propria storia, il dolore che ancora sente, oppure quello con cui ha fatto pace. Ed è proprio in questa piazza che ogni persona è libera di dire quello che prova nel profondo, senza addolcire alcun sentimento, anche il più ruvido e complicato.
E così, ascoltando il racconto degli altri, ci si può riconoscere e scoprire la cosa più importante, che poi è l’obiettivo del podcast: nessuno di noi è solo, i nostri dolori, le mancanze che abbiamo subito, la protezione che non abbiamo avuto, non sono solo nostri; possiamo dividere il peso con chi si riconosce in noi e nel nostro dolore.
Figli amati male, sia chiaro, non è un podcast contro i genitori. Anzi, al contrario, mira a far capire ai figli che i genitori, prima di essere un padre o una madre, sono figli a loro volta. E per dire ai genitori che i figli, prima di essere figli, sono al mondo per farsi un destino, non per assecondare il destino che hanno ereditato.
Figli amati male, il nuovo romanzo di Basilio Petruzza
Figli amati male, in realtà, è innanzitutto un romanzo, che vedrà la luce a dicembre. Il libro sarà edito da Arbor Libri, una casa editrice green, attenta da sempre all’ambiente. Dietro ogni libro stampato da Arbor Libri, infatti, c’è una strategia di sostenibilità ben definita: la scelta di utilizzare una quantità minima di colla, la preferenza per inchiostri a basso impatto e l’adozione di copertine non plastificate, realizzate con carte certificate FSC.
L’attenzione all’ambiente si estende attraverso tutte le fasi della produzione, dalla selezione dei titoli all’impianto tipografico. Queste scelte non solo riducono l’impatto ambientale, ma offrono ai lettori un’esperienza di lettura tangibile che evoca un autentico contatto con la materia e con la natura, una rarità in un’era dominata dalla digitalizzazione.
Il romanzo Figli amati male, dunque, sarà disponibile da dicembre.
Ascolta Figli amati male, il podcast di Basilio Petruzza
Dove ascoltare Figli amati male? Il podcast è disponibile su Spotify (clicca QUI per ascoltarlo subito).
Al progetto hanno lavorato, oltre a Basilio Petruzza, la già citata Tania Mancuso e poi Elisa Sorge, Davide Lauricella e Andrea Spirio (montaggio), Paola Consagra e Filippo Muscaritoli (regia), Davide Lauricella e Andrea Spirio (colonna sonora).