La più antica “farmacia” d’Europa torna a vivere in 3D (e presto sarà visitabile da tutti)

Grazie ai ricercatori ENEA, torna in vita l'antica spezieria dei Papi, considerata la farmacia più antica d'Europa

Grazie ai ricercatori ENEA, torna in vita l’antica spezieria dei Papi, considerata la farmacia più antica d’Europa

Com’erano le farmacie del passato? Che aria si respirava all’interno delle cosiddette “spezierie” nell’Europa del XVI secolo? Che effetto faceva camminare fra le teche stracolme di ampolle e boccette, a metà fra la scienza e la magia? Per provare a rispondere a questi interrogativi e restituire il fascino ed i segreti della scienza medica del ’500, un team di ricercatori provenienti da Italia, Spagna e Portogallo ha ricostruito in tre dimensioni la farmacia di Santa Maria della Scala a Roma – nota anche come la “Farmacia dei Papi” (era da questo laboratorio, infatti, che provenivano rimedi e intrugli per curare i pontefici). Per ora questo “luogo” virtuale è visitabile solo da ristretti gruppi di persone, ma presto sarà a disposizione anche del grande pubblico.

Santa Maria della Scala rappresenta un immenso patrimonio per la conoscenza del farmaco nel Mediterraneo e anche per questo motivo i risultati del progetto sono di importanza fondamentale per i progressi delle conoscenze nel campo delle scienze farmaceutiche – sottolinea Maria Luisa Vazquez de Ágredos dell’Università di Valencia. – Grazie a questo studio riusciamo a caratterizzare i farmaci, a studiarne e comprenderne l’evoluzione nel tempo ma anche a consentire la fruizione da remoto di questo gioiello barocco, valorizzando l’opera, promuovendo la conoscenza e arricchendo la documentazione digitale del museo.

Per arrivare a questa ricostruzione digitale tanto accurata, i ricercatori hanno utilizzato laser e fotogrammetria, con cui sono stati effettuati rilievi non invasivi e non distruttivi per caratterizzare le diverse superfici e acquisire modelli in tre dimensioni della sala della spezieria e dell’archivio, dove venivano conservati erbari, ricette e altra documentazione. Inoltre, sono state svolte analisi fisiche, chimiche e storiche per conoscere e classificare i diversi farmaci presenti nella struttura. La realtà virtuale ha permesso anche la ricostruzione 3D dell’armadio contenente erbari e ricette: il modello è stato ottenuto in circa quattro ore, a partire da 473 immagini digitali, utilizzando da remoto un codice informatico messo a punto da ENEA.

Attraverso varie tecniche abbiamo analizzato circa 100 campioni della vetrina dei veleni della Spezieria con l’obiettivo di capire se il contenuto di queste boccette corrispondeva a quanto scritto nelle etichette e se si fossero verificate alterazioni nel corso del tempo che potessero aver portato a una minor capacità di trattamento o a un aumento della tossicità di queste sostanze – evidenzia Catarina Pereira.

L’obiettivo dei ricercatori, ora, è quello di rendere la spezieria fruibile a tutti, in qualsiasi parte del mondo, attraverso la realizzazione di un portale web.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: ENEA

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram