Editoria: gli italiani preferiscono ancora la carta, ma come rendere fumetti, libri e quotidiani più sostenibili?

Le certificazioni forestali possono rendere l'editoria italiana più sostenibile? PEFC fa il punto della situazione insieme alle case editrici di libri e fumetti più virtuose in Italia

Buone notizie per la nostra editoria! Secondo dati Istat, con l’11,1% di titoli pubblicati in più rispetto al 2020 e l’11,7% in più di tirature, nel 2021 ha segnato una forte crescita. La carta rimane il supporto preferito, con 7 italiani su 10 che leggono solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book o libri online, lo 0,5% ascolta solo audiolibri, mentre il 18,2% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro).

Ma quanto ci costa tutto ciò in termini ambientali? Abbastanza, diremmo, ma un altro confortante dato è che il 62% dei lettori dichiara di porre attenzione alla presenza di una certificazione forestale quando acquista prodotti in carta.

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Questa maggiore sensibilità da parte dei consumatori sta spingendo sempre più editori a offrire garanzie della sostenibilità e rinnovabilità della risorsa carta. Solo per fare un esempio, nel 2021 l’8,4% degli editori ha dichiarato di utilizzare carta proveniente da foreste gestite in modo corretto e responsabile.

PFEC e la gestione sostenibile delle foreste

A fare il punto è PEFC Italia, associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile attraverso la certificazione, che ha dedicato il terzo appuntamento di “TheTalkingForest”, il ciclo di webinar pensato per raccontare esempi positivi di chi ha saputo coniugare impresa e rispetto dell’ambiente, proprio al mondo dell’editoria certificata.

Nella Top 10 dei settori commerciali per numero di aziende certificate PEFC, il settore stampa ed editoria è cresciuto in particolar modo negli ultimi anni: oggi sono 131 le aziende certificate tipografiche e industrie grafiche e 4 gli editori certificati e la Lombardia è capofila con 32 aziende certificate.

Il settore dell’editoria certificata PEFC ha visto un lento ma costante incremento, con una conseguente diffusione sempre maggiore – ha spiegato Giovanni Tribbiani, Responsabile Segreteria Tecnica PEFC Italia. Centrale è senz’altro il ruolo delle cartiere, che mettono a disposizione carta certificata PEFC, soprattutto carta patinata per riviste e rotative: questo ha fatto sì che anche i grandi gruppi editoriali potessero affidarsi alla certificazione PEFC per comunicare ai propri lettori la responsabilità con cui scelgono la carta e le tipografie, affinché i propri prodotti abbiano il minore impatto possibile sulle foreste. Inoltre, utilizzare prodotti con filiera certificata significa contrastare il traffico illegale del legno e la deforestazione, nonché proteggere e garantire i diritti delle persone che abitano le foreste.

Fondamentale dunque il contributo dell’industria cartaria: secondo i dati di Assocarta, nel 2021 in Italia il consumo di carta e cartoni si è assestato su 10.494.000 di tonnellate, di cui il 22% utilizzate per editoria, grafica e articoli di cartoleria.

L’industria cartaria italiana ha avviato da molti anni un percorso di sostenibilità in cui l’approvvigionamento responsabile delle materie prime vergini, grazie anche ai sistemi di gestione forestale come PEFC, è un pilastro fondamentale, insieme all’impegno verso il riciclo e l’efficientamento dei processi produttivi. I traguardi raggiunti sono ora la base di un più solido rapporto di fiducia tra i cittadini e i prodotti in carta, di cui si riconosce sempre più il ruolo centrale nell’ambito di una bio-economia circolare, ha detto Massimo Ramunni, Vice Direttore Generale Assocarta.

A dimostrarlo sono i numeri: il 63% delle fibre impiegate nell’industria cartaria italiana è di riciclo e l’89% delle fibre vergini acquistate è dotato di certificazione forestale, viene verificata l’origine legale di tutto il legno e la cellulosa d’importazione, il 79,6% della carta prodotta proviene da siti certificati ISO 14001 o EMAS e più dell’85% degli imballaggi in carta viene riciclato. Inoltre, dal 1995 ad oggi è stato dimezzato l’impiego specifico di acqua e ridotto di un terzo l’impiego di energia.

Tuttavia, se da una parte la facilità di riciclo e la natura sostenibile, se certificata PEFC, e rinnovabile della carta la rendono il materiale d’imballaggio largamente preferito dai cittadini, la carta usata per la comunicazione e la lettura rimane ancora penalizzata: eppure leggere su carta può essere un perfetto modello di riutilizzo e riciclo, ovvero di consumo circolare. È dunque fondamentale raccontare e spiegare il lavoro che si cela dietro ogni pagina stampata.

A portare l’esempio nel corso dell’incontro dell’evento, sono stati: Assocarta, l’Associazione imprenditoriale di categoria che aggrega, rappresenta e tutela le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta; Gruppo Mondadori, che ha esteso a tutta la produzione di libri e magazine l’utilizzo di carta certificata; Sergio Bonelli Editore che vanta tutti i suoi storici titoli certificati PEFC; il Gruppo GEDI, impegnato nel ridurre il più possibile l’impatto ambientale dei propri prodotti e delle proprie attività produttive.

QUI potete rivedere l’evento dalla pagina Facebook di PEFC Italia.

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