Da un’analisi su alcune ciocche di capelli di Beethoven, i ricercatori sono riusciti a capire le possibili cause che hanno portato alla sua morte. Inoltre hanno portato alla luce un segreto di famiglia insospettabile
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Nel 1802 Ludwig van Beethoven domandò ai suoi fratelli di chiedere al suo medico, J.A. Schmidt, di descrivere al mondo la sua malattia – la progressiva perdita dell’udito – alla sua morte, in modo che “per quanto possibile almeno il mondo si riconciliasse con me dopo la mia morte”.
Ora, a distanza di più di due secoli, un gruppo di ricercatori ha parzialmente esaudito il suo desiderio analizzando il DNA prelevato e ricomposto da ciocche di capelli. Johannes Krause dell’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva di Lipsia ha dichiarato:
Il nostro obiettivo principale era quello di far luce sui problemi di salute di Beethoven, che notoriamente includevano la progressiva perdita dell’udito, iniziata tra i 20 e i 30 anni e che alla fine lo portò a essere funzionalmente sordo nel 1818.
Tante le sorprese, non solo dal punto di vista della salute
Cosa hanno scoperto dunque? Sempre Kause ha spiegato:
Non siamo riusciti a trovare una causa definitiva per la sordità o i problemi gastrointestinali di Beethoven. Tuttavia abbiamo scoperto una serie di fattori di rischio genetici significativi per le malattie del fegato. Abbiamo anche trovato prove di un’infezione da virus dell’epatite B al più tardi nei mesi precedenti l’ultima malattia del compositore. Questi fattori hanno probabilmente contribuito alla sua morte.
Come spesso accade quando si analizza il DNA, i ricercatori hanno fatto un’altra sorpresa. Il cromosoma Y di Beethoven non corrisponde a quello di nessuno dei cinque parenti moderni che portano lo stesso cognome e che condividono, sulla base dei documenti genealogici, un antenato comune con la linea paterna di Beethoven.
Probabilmente avrete capito cosa significa. Indica un “evento” extraconiugale nel corso delle generazioni da parte del padre di Beethoven. Tristan Begg, dell’Università di Cambridge, ha esplicato il concetto:
Questa scoperta suggerisce un evento di paternità extra-parentale nella linea paterna tra il concepimento di Hendrik van Beethoven a Kampenhout, in Belgio, nel 1572 circa, e il concepimento di Ludwig van Beethoven sette generazioni più tardi, nel 1770, a Bonn, in Germania.
I ricercatori sono riusciti a sequenziare l’intero genoma da piccole quantità di capelli storici
L’idea del lavoro è stata concepita da Begg e dal coautore dello studio William Meredith quasi dieci anni fa. I due sono stati motivati dalla richiesta di Beethoven di effettuare studi post mortem per descrivere la sua malattia e renderla pubblica.
Nel nuovo studio, il team, di cui fa parte anche Toomas Kivisild della Katholieke Universiteit Leuven in Belgio, si è affidato ai recenti miglioramenti nell’analisi del DNA antico, che hanno permesso di sequenziare l’intero genoma da piccole quantità di capelli storici.
In primo luogo, hanno analizzato ciocche di capelli attribuite a Beethoven, di provenienza indipendente, di cui solo cinque sono state confermate come provenienti dallo stesso uomo europeo. Hanno ritenuto queste cinque ciocche “quasi certamente autentiche” e le hanno utilizzate per sequenziare il genoma di Beethoven con una copertura genomica di 24 volte.
Quali potrebbero essere le cause della sua morte
I biografi medici avevano già suggerito che Beethoven avesse molte condizioni di salute sostanzialmente ereditabili. Ma i ricercatori di questo studio non sono riusciti a trovare nel suo genoma una spiegazione per il disturbo dell’udito o per i problemi gastrointestinali di Beethoven.
Hanno invece scoperto che era geneticamente predisposto alle malattie del fegato. Un ulteriore studio di altri campioni di DNA ha suggerito che aveva anche un’infezione da epatite B, almeno nei mesi precedenti la sua morte. Secondo i ricercatori:
Insieme alla predisposizione genetica e al consumo di alcolici ampiamente accettato, questi elementi forniscono spiegazioni plausibili per la grave malattia epatica di Beethoven, che culminò con la sua morte.
Smentito l’avvelenamento da piombo
Allo stesso tempo hanno smentito le precedenti analisi che suggerivano un avvelenamento da piombo per Beethoven. Hanno compreso infatti come si siano rivelate basate su un campione che non era affatto di Beethoven, ma proveniva da una donna.
Il DNA estratto dai capelli di Beethoven è geneticamente più simile a quello delle persone che vivono nell’attuale Renania Settentrionale-Vestfalia, coerentemente con l’ascendenza tedesca nota di Beethoven.
Studi futuri sui campioni di Beethoven raccolti nel tempo potrebbero aiutare a chiarire quando si infettò con l’epatite B. Nel frattempo, ulteriori studi sui suoi parenti stretti potrebbero aiutare a chiarire la sua relazione biologica con i moderni deceduti della famiglia Beethoven.
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Fonte: Current Biology
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