Distributori automatici di libri: quando anche in Italia?

Distributori automatici di libri, sarà questo il futuro dei nostri amati volumi? La nostra cultura – con le sue opera narrative e letterarie del passato e del presente – è tra le più apprezzate ed amate del mondo, ma gli italiani hanno la fama di non essere un popolo di lettori. Chi di noi ama leggere da sempre ovviamente non si riconosce in questa definizione. Librerie e biblioteche sono le vere case di romanzi, saggi e racconti. Nel frattempo si sta affermando un fenomeno da non sottovalutare: i distributori automatici di libri.

Distributori automatici di libri, sarà questo il futuro dei nostri amati volumi? La nostra cultura – con le sue opere narrative e letterarie del passato e del presente – è tra le più apprezzate ed amate del mondo, ma gli italiani hanno la fama di non essere un popolo di lettori. Chi di noi ama leggere da sempre ovviamente non si riconosce in questa definizione.

Librerie e biblioteche sono le vere case di romanzi, saggi e racconti. Nel frattempo però si sta affermando un fenomeno da non sottovalutare: i distributori automatici di libri.

In Inghilterra, verso la fine del diciottesimo secolo, iniziarono a diffondersi le “circulating libraries”, biblioteche itineranti che divennero una vera e propria istituzione per rendere la cultura alla portata di tutti. La classe media aveva la possibilità di accedere ad un’ampia gamma di volumi, con particolare riferimento alla narrativa.

Londra era il cuore delle “circulating libraries” e proprio qui, in Inghilterra e nella sua capitale, apparvero i primi distributori automatici di libri. Nel 1822 il libraio Richard Carlile inventò quello che probabilmente fu il primo distributore automatico di libri, in nome della libertà di stampa. L’intento era di rendere disponibili tramite self-service dei titoli piuttosto rivoluzionari e anticonformisti, la cui vendita diretta al pubblico poteva mettere in difficoltà i librai.

Più di cento anni dopo a Londra comparve un nuovo progetto. Nel 1937 Allen Lane diede vita ad un distributore automatico per la vendita di libri a basso prezzo. L’idea fu geniale e Allen seppe davvero guardare al futuro, dato che fu il fondatore di Penguin Books, la casa editrice di libri in lingua inglese paperback e a prezzi tuttora accessibili più famosa del mondo. Il distributore automatico Penguincubator fu installato presso la stazione Charing Cross di Londra.

Pensiamo alla comodità di trovare un distributore automatico di libri nelle stazioni o presso i luoghi pubblici dove non ci sono librerie, per questioni di spazio o economiche. L’idea dei distributori automatici di libri sta attraversando un periodo di evoluzione in tutto il mondo. Già nel 2012 vi avevamo parlato di Biblio-Mat, il distributore automatico di libri rari e antichi nato in Canada da un’idea del proprietario della libreria di Toronto Monkey’s Pow.

bibliomat

Biblio-Mat permette di acquistare libri rari e antichi al prezzo di soli 2 dollari. Basta inserire una monetina come in un distributore di snack o bevande. È così che il lettore può ottenere per una somma irrisoria un libro scelto in maniera del tutto casuale dallo stesso distributore. Un sistema che impedisce che i libri rimasti per decenni in soffitta e tra gli scaffali vadano sprecati e restino invenduti per sempre.

LEGGI anche: Biblio-Mat, il distributore automatico di libri rari e antichi

Oltre a Londra e Toronto, ecco Berlino come capitale dei distributori automatici di libri e del book-crossing. Da novembre 2013 presso la stazione della metropolitana di Alexanderplatz troviamo Lesestoff To Go. Si tratta di un distributore automatico per la vendita e l’acquisto di libri per bambini, racconti per adulti, saggi e poesie. Mettere da parte gli smartphone per dedicarsi alla lettura: questo il messaggio destinato ai pendolari dagli ideatori del progetto, la casa editrice Sukultur e BVG, l’azienda dei trasporti pubblici della capitale tedesca.

Lesestoff To Go

Altra idea nata a Berlino, nel 2008, è Book Forest. In questo caso non si tratta esattamente di un distributore automatico di libri, ma di uno stratagemma per avvicinare lettori e curiosi al book-crossing. Grazie a questa libreria gratuita i residenti del quartiere possono lasciare un libro che hanno amato e prenderne un altro da leggere. Ogni libreria, a forma di tronco, può contenere fino a 100 libri alla volta.

book forest

Un altro esempio molto noto è rappresentato dalle vecchie cabine telefoniche trasformate in mini-librerie per il book-sharing. Anche grazie al rinnovamento delle vecchie cabine telefoniche, il baratto di volumi e la distribuzione gratuita e self-service di libri è diventata sempre più di moda a New York.

E in Italia? Abbiamo scoperto che la tecnologia per realizzare distributori automatici di libri all’avanguardia esiste già ed è tutta Made in Italy. Il nostro Paese però non starebbe sfruttando l’occasione, a differenza di quanto sta accadendo all’estero. Ci riferiamo a Library24h, il sistema automatico per il noleggio e la distribuzione di libri messo a punto da Magex.

Di recente questi distributori automatici di libri sono approdati oltre oceano, a Kansas City. Questi sistemi sono dotati di touch screen che dà all’utnete la possibilità di avere tutte le informazioni necessarie per la scelta del libro da noleggiare. Il sistema garantisce la scelta tra 800 libri sempre disponibili, creando una biblioteca aperta ogni giorno, 24 ore su 24.

library24h

Come ovvio, non si propongono i distributori automatici di libri – per la vendita o per il noleggio – come alternative alle biblioteche o alle librerie, ma come un’opportunità in più ove sia assente la possibilità di avere facilmente un nuovo libro a disposizione. Forse qualche distributore di libri automatico posizionato presso le stazioni della metropolitana e dei treni potrebbero invogliare alla lettura anche i pendolari che dichiarano di non leggere mai per mancanza di tempo, quando invece il tragitto sui mezzi pubblici sarebbe il momento perfetto per immergersi tra le pagine di un libro in tutta tranquillità.

Marta Albè

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