Da Zerocalcare a Sio perché gli scrittori stanno boicottando Più libri più liberi

Tutto gira attorno all’inopportunità ravvisata da alcuni autori e alcune case editrici di invitare alla Fiera un uomo che in questo momento è in attesa di sentenza dopo le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna. Spoiler: la Fiera è dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin

A tenere le fila e la coerenza in certe questioni è roba assai complicata, lo sappiamo, perché da un lato c’è l’urgenza di parlare e tenere viva la memoria delle centinaia di vittime di femminicidio, dall’altra ci sarebbe la coscienziosa scelta di tener fede al principio etico e morale secondo cui nessuno è colpevole fino all’ultimo grado di giudizio e che tutte e tutti abbiano diritto di parlare.

Ma dove è finita, però, la tenacia di chi si professa sempre e comunque dalla parte delle vittime (nel caso specifico di donne vittime di violenza), la fermezza di murgianiana memoria di chi non mette mai minimamente in dubbio la loro parola?

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È questo il dilemma che ha spinto dapprima la casa editrice Bao Publishing e Zerocalcare e poi la casa editrice Gigaciao, fondata dai fumettisti e youtuber Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua, a non prendere parte all’edizione 2024 di “Più libri più liberi”, la fiera della piccola e media editoria.

Diretta per tre anni consecutivi (questo è il secondo) dall’intellettuale Chiara Valerio, “La misura del mondo” è il tema di questa edizione che si terrà nuovamente alla Nuvola di Fuksas a Roma dal 4 all’8 dicembre.

Ma perché quegli autori hanno deciso di ritirare o, anche altri, limitare notevolmente la propria partecipazione alla manifestazione?

Il caso è scoppiato nel momento in cui si è venuto a sapere che uno degli ospiti invitati da Chiara Valerio doveva essere lo scrittore e filosofo Leonardo Caffo, in attesa di sentenza (dovrebbe arrivare il 10 dicembre) dopo le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna.

Una scelta della Valerio e del comitato organizzatore che un po’ effettivamente cozza con  la memoria di Giulia Cecchettin messa in evidenza dalle 3 edizioni dirette da Chiara Valerio stessa. E quest’anno anche di  Giacomo Gobbato.

Chi non parteciperà a “Più libri più liberi

Così, il primo è stato Zerocalcare, che ha annunciato che non terrà l’incontro inizialmente previsto proprio con Valerio, limitandosi al firmacopie, così come faranno i colleghi della casa editrice Bao Publishing:

Quello che mi rimane alla fine di questi giorni è soprattutto la delusione di uno spazio collettivo che si è dimostrato privo degli strumenti per affrontare questa sfida, che non è solo quella di opporsi a una generica e lontana ‘violenza sulle donne’, ma anche di riuscire a farsi esempio di quello che dovrebbe accadere quando il violento potrebbe essere uno vicino a noi, ha scritto il fumettista.

Anche la fumettista Fumettibrutti e l’attivista, attore e scrittore Pietro Turano, così come ancora Giulia Siviero, Carlotta Vagnoli si sono tirati indietro.

Inoltre, ad annunciare la propria assenza è anche la casa editrice Gigaciao, fondata dai fumettisti e youtuber Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua:

Quest’anno sarebbe stata la nostra prima Più Libri Più Liberi, un evento che amiamo profondamente. Tuttavia, dopo le vicende di questi giorni, abbiamo dovuto prendere una posizione a riguardo. Motivo per il cui il nostro stand sarà vuoto: non troverete né i nostri libri né i nostri autori e autrici.

Un’assenza che la casa editrice trasformerà in un gesto di solidarietà e in una donazione di 5mila euro a Lucha y Siesta, hub culturale e casa-rifugio romana per donne vittime di violenza.

Vanno più nel sottile infine le case editrici effequ e Racconti Edizioni, che non saranno a Più libri più liberi 2024 non solo per i recenti eventi ma anche in segno di disapprovazione per lo svolgersi in date molto delicate per il calendario editoriale: una fiera del genere, che si svolge a dicembre e contempla una consistenza vendita di libri in loco, toglie possibilità di vendita alle tante librerie di Roma, proprio in un periodo – quello in vista delle feste – che è fondamentale per gli introiti e i bilanci di fine anno.

Cosa ha detto Chiara Valerio

Invitata a Propaganda Live la settimana scorsa, Chiara Valerio ha difeso la scelta di aver invitato Caffo, appellandosi alla presunzione d’innocenza e sostenendo di voler mantenere la presentazione del suo libro anche in sua assenza:

C’è un uomo sotto processo con accuse gravi, gravi personalmente e in questo momento mediaticamente, ma io sono una vecchia marxista appassionata della Costituzione italiana dove in effetti chi non è condannato in via definitiva ha diritto costituzionale di parlare. Adesso la questione è questa per me: mantenere spazi, che sono anche spazi pubblici, nei quali si può discutere. Di Caffo noi non sappiamo se la Giustizia lo riterrà colpevole oppure no, ma il punto è che Leonardo Caffo ad oggi è un uomo innocente sotto processo. Io mi chiedo: perché discutiamo della polizia morale, delle segregazioni dei corpi che vengono fatte in altre parti del mondo e non pensiamo a quello che possiamo fare noi. È chiaro che queste critiche devo prenderle: Leonardo Caffo ha deciso di non partecipare alla fiera, però l’incontro lo faccio io perché il libro ci è piaciuto.

Poi, in questi giorni, le scuse e la messa a disposizione di alcuni spazi della Fiera ad associazioni che si battono contro la violenza sulle donne. Basterà a placare gli animi?

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