Da Picasso a Munch, tutte le mostre da non perdere a Milano da novembre 2024 a febbraio 2025

Quando fa freddo non c'è niente di meglio che passare il pomeriggio in un museo a godere dell'arte. Ecco le mostre da non perdere da adesso fino a gennaio 2025 a Milano

L’arrivo dell’autunno vede Milano trasformarsi in un palcoscenico culturale di primo piano, pronto ad accogliere esposizioni di ogni risma. Troviamo mostre dedicate a grandi nomi del passato ed installazioni contemporanee, per un’offerta talmente variegata da poter accontentare davvero tutti quanti, dagli appassionati d’arte ai ragazzi più giovani.

Ecco alcune delle esposizioni da non perdere che caratterizzeranno l’autunno milanese del 2024.

Picasso lo straniero – Palazzo Reale (dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025)

L’autunno milanese si apre con una mostra dedicata a uno degli artisti più celebri del XX secolo: Pablo Picasso. “Picasso lo straniero”, allestita a Palazzo Reale, ci farà conoscere un aspetto finora meno noto della vita dell’artista spagnolo, che riguarda il suo sentirsi sempre un outsider, anche in Francia, il paese che lo adottò: protagonista della scena artistica parigina, Picasso non ottenne mai la cittadinanza francese e visse sotto costante sorveglianza delle autorità, controllato come anarchico e costretto a registrarsi periodicamente con le impronte digitali. La mostra prevede oltre 80 opere, lettere, fotografie e video dell’artista spagnolo. Qui per maggiori informazioni.

Munch. Il grido interiore – Palazzo Reale (dal 14 settembre 2024 al 26 gennaio 2025)

Altro grande protagonista dell’autunno milanese è Edvard Munch, con la mostra “Il grido interiore” sempre a Palazzo Reale. Famoso soprattutto per “L’urlo”, Munch è considerato uno dei padri dell’Espressionismo. L’esposizione, organizzata in occasione degli 80 anni dalla morte dell’artista norvegese, presenta oltre 100 capolavori provenienti dal museo Munch di Oslo. Attraverso l’inconfondibile uso dei colori e delle forme, l’artista esplorò le emozioni umane più oscure, come l’ansia, la paura e la solitudine, riversando nelle figure senza volto e nei paesaggi disturbanti il malessere interiore che lo divorava. La mostra è un viaggio nella mente di un artista tormentato, tra i più complessi del XX secolo. Qui per maggiori informazioni.

Ugo Mulas. L’operazione fotografica – Palazzo Reale (dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025)

Per gli amanti dell’arte fotografica, l’autunno milanese ha da offrire i lavori di Ugo Mulas, uno dei più influenti fotografi italiani del dopoguerra. La mostra “L’operazione fotografica”, anch’essa presso Palazzo Reale, raccoglie più di 300 scatti che immortalano gli eventi più importanti dell’arte e della società del Novecento. Mulas fu un testimone critico del suo tempo, che si occupò di artisti come Giacometti, Pasolini e Montale, dedicando a quest’ultimo perfino una serie di fotografie degli Ossi di seppia. La mostra percorre i tanti volti della sua carriera, dall’arte alla moda, fino alla narrazione del boom economico italiano. Qui per maggiori informazioni.

Niki De Saint Phalle – Mudec Museo delle Culture (dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025)

Passando dal linguaggio fotografico a quello scultoreo, il Mudec ospita la mostra di Niki De Saint Phalle, una delle artiste più poliedriche edoriginali del Novecento. Famosa per le sue Nanas, figure femminili colorate e dalle forme generose, Saint Phalle fu pioniera nell’esplorare temi come la femminilità e l’identità attraverso un’arte provocatoria e gioiosa. La mostra al Mudec offre un percorso che va dai suoi lavori più “distruttivi”, nati per esorcizzare i traumi dell’infanzia, fino alle sculture colorate e pop che ne hanno segnato la maturità artistica. Qui per maggiori informazioni.

Jean Tinguely – Pirelli HangarBicocca (dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025)

Non si può parlare di Niki De Saint Phalle senza menzionare Jean Tinguely, suo compagno di vita e collaboratore artistico. Il Pirelli HangarBicocca dedica a Tinguely una grande retrospettiva, la più ampia realizzata in Italia dopo la sua morte. Famoso per le Macchine inutili, Tinguely costruiva complesse sculture meccaniche, fatte di materiali di scarto, che sfidavano le convenzioni artistiche e sociali. La mostra è un’opportunità unica per conoscere ed entrare nel mondo ribelle e visionario di uno dei più grandi protagonisti del Nouveau Réalisme. Qui per maggiori informazioni.

Space Dreamers – Piazza Beccaria (fino al 31 dicembre 2024)

Se lo spazio è la nuova frontiera, Milano non poteva che accoglierlo in grande stile. La mostra “Space Dreamers – Immersive Experience”, in scena a Piazza Beccaria, proietterà i visitatori all’interno di un viaggio straordinario attraverso l’universo. Composta da 16 installazioni interattive, l’esposizione permetterà di esplorare galassie, stelle e pianeti in modo creativo e coinvolgente: le persone potranno provare l’infinity room, le simulazioni in 4D, la discoteca spaziale e tante altre sorprese, che permetteranno loro di conoscere il fascino del cosmo grazie alla tecnologia. Qui per maggiori informazioni.

BARBIE: A Cultural Icon EXHIBITION – Next Area (dal 13 settembre 2024 al 19 gennaio 2025)

La mostra “Barbie: A Cultural Icon Exhibition” rende omaggio ai 65 anni della famosa bambola, oggi più in forma che mai e reduce dai successi dell’omonimo film. Con oltre 250 bambole vintage, accessori ed iconici scenari, la mostra parte dagli albori, con le prime creazioni del 1959, ed attraversa tutta la storia del marchio, fino ad arrivare alla Barbie del 2024. Qui per maggiori informazioni.

Meriem Bennani. For My Best Family – Fondazione Prada (dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025)

Chiudiamo il nostro tour con un progetto contemporaneo dal sapore internazionale: Meriem Bennani arriva alla Fondazione Prada con una nuova commissione dal titolo “For My Best Family”. Bennani è un’artista marocchina che mescola realtà e finzione, in questo caso tramite un’installazione che riflette la complessità del mondo moderno attraverso l’uso di oggetti quotidiani ed animazioni. La sua opera più attesa, “Sole crushing”, trasforma delle semplici infradito in un balletto meccanico caotico, in modo da evocare le dinamiche interconnesse della società globale. Qui per maggiori informazioni.

Alberto Martini: la danza macabra – Castello Sforzesco – Salette della Grafica – (dal 2 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025)

Nell’ambito delle celebrazioni dedicate all’artista Alberto Martini, organizzate nel 2024 per commemorare i settant’anni dalla sua scomparsa, la Fondazione Oderzo Cultura inaugurerà gli eventi nella sua città natale. Parallelamente, il Castello Sforzesco esporrà un importante nucleo di opere martiniane provenienti dalle collezioni civiche.

La mostra approfondisce il tema dell’allegoria della morte e della danza macabra, un soggetto che Martini ha affrontato in opere significative come L’Albo della morte (1894-1896), un eccezionale ciclo di disegni ispirato alla tradizione nordica. Questo percorso culmina nelle celebri cartoline della Danza macabra europea, pubblicate dall’editore Longo di Treviso durante la Prima guerra mondiale.

Accanto alle opere di Martini, saranno esposti preziosi esempi di grafica europea sul tema della Totentanz, anch’essi custoditi nelle raccolte del Castello.

BAJ chez BAJ – Palazzo Reale – Dall’8 ottobre 2024 al 9 febbraio 2025

Milano celebra Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003), uno dei grandi maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, con un’ampia retrospettiva autunnale pensata per esplorare i temi e i soggetti che hanno caratterizzato la sua lunga e poliedrica carriera artistica. Baj torna a Palazzo Reale, nella Sala delle Cariatidi, esattamente a cento anni dalla nascita e dodici anni dopo l’esposizione de I Funerali dell’anarchico Pinelli, che sarà per la prima volta integrata in un percorso antologico e messa in dialogo con altre opere del maestro.

La mostra, curata da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, presenta quasi cinquanta opere che coprono un arco temporale dai primi anni Cinquanta fino ai primi anni Duemila, attraversando le varie fasi di ricerca dell’artista e la sua adesione a diversi movimenti. Tra le opere esposte, troviamo i personaggi iconici di Baj, come le Dame e i Generali, gli Ultracorpi, gli Specchi, i Mobili e le figure dell’Apocalisse, un carosello di creature sospese tra surrealismo e fantascienza. Attraverso ironia e grottesco, Baj si è sempre servito del suo immaginario per sfidare il conformismo borghese e opporsi a ogni forma di potere costituito.

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