Cosa sono questi cartelli sui sogni apparsi in giro per Roma?

Strane scritte sono apparse sui cartelloni pubblicitari di Roma: parlano dei sogni, e sono il risultato di un progetto artistico

Le vie di Roma si popolano di sogni, racconti frammentati dell’inconscio collettivo che affiorano sui cartelloni pubblicitari, come lampi di immaginazione catturati in un istante. In occasione del cinquantesimo anniversario del Pastificio Cerere e dei vent’anni della sua fondazione, il collettivo artistico Numero Cromatico ha deciso di esplorare l’universo onirico con un progetto audace e visionario, chiamato “Io vi darei tutto il mio amore”. Per l’occasione le strade della Capitale si trasformano così in una galleria a cielo aperto, in cui parole, pensieri e immagini, generate dall’inconscio di centinaia di persone, si fondono con l’architettura urbana.

Il sogno per il Collettivo

Dietro a questi frammenti, apparentemente semplici, si cela una riflessione profonda sulla natura del sogno, fenomeno tanto comune quanto enigmatico, che abita il nostro mondo interiore. Numero Cromatico, collettivo nato a Roma e attivo dal 2022 con il progetto Somnium, indaga le dinamiche dell’attività onirica con un approccio multidisciplinare, dove l’arte incontra la psicologia e la scienza cognitiva. I sogni, come specchi deformanti, riflettono le nostre paure, i desideri, i ricordi più nascosti, rivelandoci qualcosa che, spesso, non sappiamo di noi stessi.

Il progetto Somnium, iniziato nel 2022, raccoglie i sogni e li trasforma in opere, al fine di creare un ponte tra l’esperienza individuale e la memoria collettiva. Da anni, il collettivo distribuisce gratuitamente dispositivi durante eventi e mostre, chiedendo alle persone di raccontare i loro sogni, racconti che diventano poi parte integrante del progetto, in una sorta di performance collettiva che spinge i partecipanti a riflettere sulla propria interiorità e a condividere ciò che è, per definizione, intimo e personale. Ogni frammento è un mondo a sé, una finestra aperta sull’inconscio di chi ha deciso di partecipare, un tassello di un mosaico in continua espansione.

Io vi darei tutto il mio amore

Roma diventa lo scenario perfetto per questo esperimento. I cartelloni pubblicitari, generalmente utilizzati per promuovere prodotti e servizi, si trasformano in spazi di introspezione, dove il visitatore, da semplice spettatore, diviene parte attiva di un dialogo interiore: l’opera “Io vi darei tutto il mio amore” non si limita a essere un’installazione temporanea, ma si evolve, si adatta al contesto, si nutre delle interazioni e delle reazioni del pubblico.

L’aspetto più affascinante del progetto risiede nella sua capacità di fondere linguaggi diversi, dove l’arte visiva si sposa con la scrittura, mentre la tecnologia gioca un ruolo chiave nella creazione di poesie stimolo: i versi, generati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, evocano ricordi di sogni passati, e cercano di stimolarne di nuovi, unendo così passato e futuro in un unico gesto artistico. È come se il sogno, nella sua essenza più profonda, diventasse materia viva, plasmata dall’immaginazione e dai desideri delle persone.

Gli artisti e i ricercatori di Numero Cromatico spiegano come il progetto nasca dall’intento di coinvolgere il pubblico in una performance collettiva, esplorando se frammenti di queste poesie stimolo possano effettivamente entrare nei sogni delle persone. Un processo che si muove tra arte e scienza, tra la ricerca della creatività e lo studio dei meccanismi del cervello umano, in cui il sogno, inteso come attività creativa quotidiana, diventa uno strumento di conoscenza ed autoconoscenza, una chiave per accedere a quei mondi interiori che, spesso, rimangono nascosti alla coscienza.

Nel cortile del Pastificio Cerere, dove ha sede l’installazione principale del progetto, campeggia una grande affissione che invita i visitatori a prendere parte al progetto, e chiunque può lasciare il proprio sogno e contribuire cosi ad un’opera d’arte in costante evoluzione, un’antologia di frammenti onirici che non smette di crescere.

In “Io vi darei tutto il mio amore”, ogni sogno raccolto è una piccola scintilla, un frammento di luce che illumina il mistero della psiche umana, facendo vibrare le corde più intime del nostro essere.

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