Dal lavoro minorile fino alla malnutrizione, passando dalla miseria e la mancanza di elettricità. Un quadro inquietante quello che emerge dagli scatti di Eric Lafforgue, censurati dal regime del dittatore della Corea del Nord, Kim Jong Un.
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Dal lavoro minorile fino alla malnutrizione, passando dalla miseria e la mancanza di elettricità. Un quadro inquietante quello che emerge dagli scatti di Eric Lafforgue, censurati dal regime del dittatore della Corea del Nord, Kim Jong Un.
Gli sono costate l’espulsione a vita del paese, ma le foto del fotografo francese Eric Lafforgue seppur censurate in Corea, sono arrivate in tutto il mondo e osservandole bene, non sorprende il perché il dittatore non voleva venissero diffuse.
In sei anni di visite in Corea del Nord, Eric Lafforgue, ha catturato scene di vita quotidiana nel paese, anche laddove non era consentito, riuscendo a far uscire dai confini, alcuni scatti proibiti.
Perché censurati? Per non danneggiare l’immagine del regime. “Mi impediscono di fotografare i poveri, i soldati e obiettivi ritenuti sensibili”, spiega il fotografo.
Ma la storia della Corea del Nord è sotto gli occhi di tutti, da quella carestia avvenuta negli anni ’90 non si è mai ripresa e ancora oggi, persiste il problema dell’insicurezza alimentare. Senza contare che diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani, definiscono i nord coreani come uno dei popoli più brutalizzati.
Ecco gli scatti censurati dal regime nord coreano:
Manca l’elettricità in casa
I soldati sono costretti a fare lavori agricoli
I mezzi pubblici sono spesso senza carburante
In molte zone c’è carenza di cibo
Il lavoro minorile è molto diffuso
In mancanza di acqua in casa, ci si lava nel fiume
Non esistono norme di sicurezza sul lavoro
Per attraversare il paese i nord coreani devono avere un permesso
Ecco come si viaggia sui tram
Dominella Trunfio
Foto: Eric Lafforgue