Street art: a Berlino i writers coprono le svastiche con disegni di pace.
Coniglietti al posto di svastiche. Niente più nazi-graffiti a Berlino: parola dei writer del movimento #PaintBack che, capeggiato da Ibo Omari, fondatore dell’associazione culturale di writers “Die kulturelle Erben”, vuole coprire svastiche, rune e croci uncinate di tutta la città, lasciando il posto a una serie di street art stravaganti.
Così, i marchi di fabbrica nazista si sono trasformati in un fiore, in una mosca, in un gatto seduto sul davanzale di una finestra, in un bacio gay. All’inizio i writer anti-nazi erano soltanto in sette e girarono un solo quartiere, il Schoeneberg, nella ex Berlino ovest.
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Poi non ci è voluto molto perché a Omari si aggregassero sempre più persone e ora lui e i suoi colleghi offrono anche laboratori per giovani e street artist alle prime armi su come mettere in atto il motto di #PaintBack e laboratori per bambini che, pennarelli alla mano, sperimentano graffiti in formato A4. “Rispondere a messaggi di odio con l’amore” è il loro scopo e ormai persino i proprietari di casa chiedono di disegnare sopra le svastiche dei loro muri.
E Ibo Omari, che è nato in Europa da genitori libanesi e turchi, ha detto che la rinascita dell’odio da parte della destra estrema lo ha motivato. “È strano che in 20 anni di integrazione le persone abbiano ancora paura degli stranieri”.
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Una bella scommessa, quella dei writer di Berlino, ma solo da qui poteva partire, dalla capitale dei graffiti che raccoglier, almeno, 50mila writer.