Coldplay sempre più green: incideranno il nuovo disco usando la plastica raccolta dal fiume più inquinato del mondo

Dopo aver più che dimezzato l'impatto ambientale dei loro concerti, i Coldplay saranno i primi ad incidere un disco usando bottiglie di plastica riciclate. Ma non solo. Grazie alla collaborazione con The OceanCleanUp, una versione speciale del loro album Moon River verrà realizzata usando i rifiuti raccolti nel fiume più inquinato del mondo!

Avevano promesso che si sarebbero impegnati per l’ambiente e lo stanno facendo concretamente, raggiungendo traguardi sorprendenti. La musica dei Coldplay è sempre più green. Solo qualche settimana fa l’amatissima band britannica aveva confermato che i concerti del loro ultimo tour mondiale ha avuto un impatto ambientale più che dimezzato, con una riduzione dell’impronta di carbonio 59% rispetto al precedente. Ma non finisce qua.

I Coldpay hanno annunciato un’altra grande rivoluzione per il nuovo album, in uscita a ottobre (ma già pre-ordinabile): sono, infatti, i primi al mondo a incidere un disco usando bottiglie di plastica riciclate.

Ogni LP EcoRecord, da 140 grammi, è composto da 9 bottiglie in PET. Così si eviterà la produzione di oltre 25 tonnellate di plastica vergine per realizzare i vinili, mentre le emissioni di CO2 saranno ridotte dell’85% per chilo rispetto ai tradizionali dischi.

La collaborazione con OceanCleanup per un Pianeta meno soffocato dalla plastica

In collaborazione con l’Ong The Ocean Cleanup, i Coldplay hanno anche creato un’edizione speciale per il nuovo album, chiamata LP Notebook Edition EcoRecord. Questa versione è composta per il 70% dalla plastica proveniente dal Rio Las Vacas in Guatemala (affluente del Rio Motagua), noto tristemente per essere il fiume più inquinato del mondo.

Già dal 2021 Chris Martin e il resto della band stanno sostenendo la missione The Ocean Cleanup, l’organizzazione ambientalista che sta salvando i mari e i corsi d’acqua soffocati dalla plastica grazie a speciali barriere galleggianti cattura-rifuti.

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Fonte: The Ocean CleanUp 

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