Il celebre circo canadese senza animali noto in tutto il mondo per i suoi meravigliosi spettacoli annuncia la bancarotta assistita.
Adieu Cirque du Soleil? Staremo a vedere. Per ora il celebre circo canadese senza animali noto in tutto il mondo per i suoi meravigliosi spettacoli annuncia la bancarotta assistita. La colpa, manco a dirlo, è stata della pandemia, ma almeno si spera di poter ristrutturare presto il debito: i maggiori azionisti inietteranno infatti milioni di dollari di liquidità per facilitare la sua ripartenza.
Già il mese scorso apprendemmo dalle righe del New York Times la notizia del suo quasi fallimento: in poche settimane, il Cirque du Soleil aveva di fatto dovuto sospendere 44 spettacoli in decine di città, lasciando senza lavoro il 95% dei suoi dipendenti, poco meno di 4mila persone, dando luogo a uno dei maggiori fallimenti culturali causati dalla crisi sanitaria globale.
“Negli ultimi 36 anni – afferma su Le Figaro Daniel Lamarre, numero uno di Cirque du Soleil Enetratainment Group – il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo. Con i ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il Covid-19, il management ha deciso di agire in modo deciso per tutelare il futuro della società”.
Il circo era arrivato al lockdown già con un bel debito accumulato per finanziare una serie di acquisizioni – difficili – volte a diversificare la sua offerta. Nel 2017 aveva acquistato Blue Man Production, nel 2018 era stata la volta della società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment Group, mentre solo l’anno scorso aveva aggiunto al suo portafoglio Works Enetrtainment e la troupe di prestigiatori chiamata Illusionists. Quando la crisi sanitaria è scoppiata, il Cirque du Soleil aveva solo sulla Strip di Las Vegas sei spettacoli su 44 a livello globale.
Il piano
Privato di tutte le sue entrate finanziarie da metà marzo, il Cirque du Soleil ha annunciato un “piano globale per rilanciare il business”, che sarà sottoposto alla Corte Superiore del Quebec per l’approvazione.
Guidato da un debito di oltre 900 milioni di dollari, il gruppo ha presentato una richiesta di protezione contro i suoi creditori, ai sensi della legge fallimentare. Gli azionisti vogliono provare a salvare ciò che può essere risparmiato iniettando 300 milioni di dollari di liquidità. Se la crisi sanitaria non dovesse subire una seconda ondata, gli azionisti sperano che i soldi messi sul tavolo siano sufficienti per superare le turbolenze fino alla ripresa dei principali spettacoli permanenti di Las Vegas e di Orlando. Parte della somma verrà utilizzata per compensare i possessori di biglietti interessati dalla cancellazione degli spettacoli.
Per i fan del circo più travolgente del mondo la bancarotta può significare la fine di un’era, ma i più fiduciosi sperano che il sipario torni presto a rialzarsi.
Fonte: Le Figaro
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