Un montaggio delle figure più iconiche che abbiamo perso nel 2020 ispirato all'album dei Beatles Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.
Dal 2016, l’artista Chris Barker realizza un montaggio delle figure più iconiche che abbiamo perso durante l’anno ispirandosi alla copertina del famoso album dei Beatles Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Come tutti gli anni dal 2016, l’artista britannico Chris Barker rende omaggio agli artisti e ai personaggi più famosi deceduti durante l’anno utilizzando l’iconica immagine di uno dei dischi più influenti della storia della musica: il Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Il chitarrista Eddie Van Halen, gli attori Sean Connery, Dave Prowse o Kirk Douglas, il compositore Ennio Morricone, il giocatore di basket Kobe Bryant, il calciatore Diego Armando Maradona, il cantante Little Richard sono alcune delle personalità presenti nel montaggio di quest’anno che, proprio oggi, è stato modificato dall’artista per fare spazio, purtroppo, al “nostro” Paolo Rossi, venuto a mancare nella notte.
#sgtpepper2020 updated to include #paulorossi, plus some more additions including @JohnPrineMusic pic.twitter.com/V4qxivuyFT
— christhebarker (@christhebarker) December 10, 2020
Ad inizio 2020 l’artista pensava che l’incendio che ha devastato l’Australia sarebbe stato l’evento più importante dell’anno, ma quando la diffusione del coronavirus divenne una emergenza sanitaria globale si mise a lavorare su come avrebbe potuto raccontare questo 2020. Il risultato è stato geniale: nel montaggio tutti i protagonisti, ad eccezione del Dart Fener di David Prowse, hanno la mascherina. Ma non è l’unica presenza della pandemia nell’opera: ogni striscia disegnata per terra rievoca una vita persa a causa del Covid-19 ed è un riconoscimento allo sforzo di tutti gli operatori sanitari.
A fare da cornice, l’azienda di giardinaggio The Four Seasons Total Landscaping (vi ricordate la satirica conferenza stampa dei trumpiani?). L’intenzione di Baker è stata quella di dare all’immagine un senso di ottimismo mettendo nella bara l’amministrazione Trump. Anche un quadro di George Floyd appare accanto a una frase emotiva: “non posso respirare”.
Inizio di una tradizione
Tutto ebbe inizio nel 2016, l’anno della Brexit e della scomparsa del suo amato David Bowie, quando l’artista britannico decise di pubblicare un collage per salutare tutte le personalità perse durante l’anno. In quel momento non immaginava di stare dando inizio a quella che sarebbe diventata una tradizione di fine anno. D’allora, ogni dicembre, Barker condivide sul suo account di Twitter @christhebarker il suo progetto, che potrete trovare con l’hashtag #sgtpepper2020.
Riconoscete tutti i personaggi? Trovate un aiutino qui:
“Ogni anno dal 2016 dico che non lo rifarò, ma quando iniziano le notizie della morte delle icone, comincio comunque a progettarlo nella mia mente. Inizio a pensare automaticamente a quale sarebbe la mia rappresentazione di quella persona e decido quale sarà la sua posizione nel pantheon dei perduti”, racconta Barker.
Date un’occhiata anche alle edizioni passate e se potete – come richiesta speciale dell’artista – fate una donazione al National Health Service o ad un qualsiasi ente di beneficenza che lavori per attenuare gli effetti del Coronavirus.
And for people asking for the full set #sgtpepper2016 #sgtpepper2017 #sgtpepper2018 #sgtpepper2019 pic.twitter.com/2xqqi3H3pV
— christhebarker (@christhebarker) January 2, 2020
Aggiornamento del 10 dicembre 2020
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