Il castello del Gaudì di Grosio: nel cuore della Valtellina c’è un giardino delle meraviglie all’insegna del riciclo

Nicola ci ha messo più di 40 anni per costruirlo e mai si sarebbe aspettato che il suo progetto, nato per abbellire l'orto, avrebbe conquistato tanta popolarità

Immaginate di girovagare per un piccolo paesino e di ritrovarvi, svoltando l’angolo, di fronte a un castello incantato, popolato di mosaici, sculture, grotte, fontane, archi e meraviglie di ogni genere.

Un luogo così esiste davvero, e per ammirarlo non serve andare dall’altra parte del mondo, perché si trova in Italia. Per l’esattezza a Grosio, comune lombardo situato in Valtellina, dove l’ingegnoso signor Nicola ha dato vita, pezzetto dopo pezzetto, a questo autentico paradiso terrestre, che tanto ricorda i capolavori architettonici di Antoni Gaudí. Ci ha impiegato la bellezza di oltre 40 anni e pensare che inizialmente voleva solo abbellire l’orto.

 

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Fu un architetto messicano, ha spiegato Nicola, ad avergli affibbiato per primo il soprannome “Gaudì di Grosio”, che ancora oggi lo accompagna nonostante lui, ad ammirare il vero Gaudì, non ci sia mai stato. E nemmeno vi si sia ispirato.

 

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Da allora, dopo qualche foto postata sui social, il castello incantato di Nicola ha conquistato crescente popolarità, attirando sempre più turisti da ogni dove.

 

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Lo chiamano castello, ma è un giardino scavato nella roccia, che sorge letteralmente dietro casa, i cui archi e muretti a secco sono rivestiti con materiali di riciclo recuperati nelle discariche.

 

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Si passa dai scintillanti frammenti di bottiglia ai fanali di vecchie auto, dai tappi alle sveglie. Il tutto condito da Madre Natura, che si intrufola generosa tra gli archi e le sculture, contribuendo al grande fascino esercitato da questo luogo, dove il simbolo più ricorrente è il cuore. Lo si sente pulsare fin dall’ingresso!

 

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Un post condiviso da Paola Menaglio (@paola.menaglio)

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FONTI: Valtellina/Milano città stato

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