Caparezza, a sorpresa, ha annunciato l'uscita di un nuovissimo disco di inediti! Si chiama "Exuvia" e parla di cambiamento: copertina e data.
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Caparezza, dopo quattro anni dalla sua ultima fatica discografica, sta per tornare con un nuovo disco che si intitola Exuvia. L’artista pugliese ha annunciato il suo ritorno sui social, attraverso un post in cui ha spiegato la scelta del titolo e la copertina del nuovo progetto.
Caparezza è da sempre un artista di profonda sensibilità, basti pensare, ad esempio, a brani apparentemente scanzonati e leggeri, come Vieni a ballare in Puglia, in cui invita al cambiamento e alla riflessione: dietro al ritmo trascinante, c’è la volontà di raccontare la bellezza e i disagi di una realtà complicata e stratificata.
Anche stavolta, con il nuovo disco e il nuovo singolo, Caparezza si dimostra un attento osservatore della realtà che viviamo: nel suo personale percorso di crescita e metamorfosi, c’è uno sguardo rivolto al mondo e alle difficili prove a cui viene sottoposto.
Caparezza: il ritorno a sorpresa con Exuvia
Quattro anni d’attesa e oggi, a sorpresa, il ritorno: Caparezza, al secolo Michele Salvemini, è pronto a tornare alla musica con un disco che racconta una metamorfosi: si chiama Exuvia e vedrà la luce il 7 maggio. Un titolo affascinante e senz’altro emblematico, quello scelto dal cantautore e rapper, che ha voluto spiegare attraverso un lungo post sui social. Ecco cosa ha detto:
L’exuvia, in sintesi, è ciò che rimane del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Un calco perfetto, talmente preciso nei dettagli da sembrare una scultura, una specie di custodia trasparente che un tempo ospitava la vita e che ora se ne sta lì, immobile, simulacro di una fase ormai superata.
Il disco, quindi, è un viaggio intimo e profondo dal passato al presente, ma con lo sguardo ben rivolto verso il futuro. La copertina, non a caso, sta a significare proprio questo: il passato è cristallizzato, il futuro è ciò a cui tendiamo, mentre il presente si realizza attraverso una serie di cambiamenti.
Così spiega Caparezza:
Sulla copertina c’è un simbolo che rappresenta il passaggio da una condizione attuale (cerchio grande) ad una futura (cerchio piccolo) attraverso una serie di spirali (simbolo di morte e rinascita in gran parte delle culture).
Exuvia è un disco composto da quattrodici tracce: dal 7 maggio, dunque, sarà disponibile in digitale e in formato CD e LP.
Il testo di Exuvia: primo brano del nuovo album di Caparezza
Exuvia, oltre a essere il titolo del nuovo disco, è anche il nome del primo singolo estratto dal nuovo progetto di Caparezza. Il brano racconta un percorso di cambiamento, che inizia quando non ci si riconosce più nei propri panni e si sente l’esigenza di mettersi in discussione. Un brano intenso, una riflessione introspettiva in cui chiunque può rivedersi: Exuvia è un manuale d’istruzione per intraprendere un viaggio nella propria verità più intima.
«Chi ti spinge dopo quella soglia? Se non è la noia, sarà il tuo dolore, l’occasione buona per andare altrove, tipo fuori», così canta Caparezza in uno dei versi più significativi del brano, in cui chiunque può ritrovare se stesso: è necessario che ognuno di noi, per iniziare un percorso di rinnovamento, senta un impulso dentro di sé. Non importa da dove arrivi, purché ci sia e diventi la fiamma per mettersi in discussione. Il cambiamento, come ben spiega Caparezza in Exuvia, è fondamentale perché è salvifico.
Ecco, di seguito, il testo della canzone:
È una notte che ispira, è una notte che chiama nel bosco
È una notte che spia. È una notte di sguardi che ho addosso,
di ricordi che latrano come avessero visto il demonio,
sto scavando dentro di me così tanto che schizzo petrolio.
È il mio rito iniziatico ma non ho aculei nel corpo,
vado da “Mea culpa” ad “Ego me absolvo”.
Sono una larva sporca del mondo,
faccio Manolo sopra quel tronco, rischio un bel tonfo.
E sarà tutto nuovo come da neonato con la pancia all’aria,
dopo il mio passaggio dalla pancia all’aria.
Schizzo gli occhi fuori dalla faccia, Lamia.
Non sto più nella pelle, mama.
Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir.
Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età.
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì.
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali, exuvia.
Guardo i video che ho fatto, ho la voce e l’aspetto di un altro
Il mio autoritratto, ha i colori in eterno contrasto.
Mi sono preso i miei spazi ma ho lasciato che il tempo fuggisse.
Faccio un mucchio di cambi quindi adesso chiamatemi mister.
Sono ancora alla guida, tengo il piede alzato da quel freno
anche se della vita prendo sempre il lato passeggero.
Quello che è stato l’ho già silurato.
Ogni mio scatto è di prassi bruciato.
Non dimentico le radici perché tengo alle mie radici
ma ci ritornerò quando sarò inumato.
I miei dubbi hanno dei modi barbari:
invadenti e sono troppi.
Il segreto è fare come gli alberi:
prima cerchi, dopo tronchi.
Chi ti spinge dopo quella soglia?
Se non è la noia, sarà il tuo dolore,
l’occasione buona per andare altrove, tipo fuori.
Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir.
Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età.
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì.
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali, exuvia.
Sottoposto al rituale, obbedisco
come fosse il rituale di un sottoposto
e comincio a cantare il mio nuovo disco
come queste cicale dal sottobosco.
Fuori di me, exuvia.
Fuori di me, exuvia.
Exuvia.
Exuvia: video ufficiale
Ecco il video ufficiale di Exuvia.