La Regione Campania ha avviato la procedura di iscrizione nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco del caffè espresso napoletano.
Nero, bollente, in una tazzina rovente: Napoli non è solo sinonimo di pizza e Vesuvio, ma anche di caffè, quello preso al bar, quello che si deve offrire anche a chi non conosci, il famoso caffè sospeso. Perché Napoli è così: un caffè non si nega mai, a un caffè non si rinuncia mai, così come a quel rito di pochi minuti, quanti bastano per sorridere alla giornata.
È per questo che c’è chi ha pensato che probabilmente vale la pena inserire la cultura del caffè espresso napoletano tra i patrimoni dell’Unesco, un po’ come è stato già fatto per la pizza: l’arte del “Pizzaiuolo” napoletano è infatti iscritta nella “lista dei patrimoni culturali intangibili dell’umanità”.
Ad avanzare la proposta è il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha avviato tecnicamente la procedura di iscrizione nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco.
“Si tratta – si legge in una nota della Regione Campania – di una candidatura di grande rilievo, pienamente in linea con l’importante lavoro svolto negli ultimi anni grazie anche all’iniziativa del consigliere Francesco Emilio Borrelli, per il riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle più significative tradizioni agroalimentari. Il caffè in Italia non è soltanto una bevanda ma esprime una vera e propria cultura, un rito tutto napoletano che ha dato vita a tradizioni diffuse ovunque, come quella del caffè sospeso che evoca il senso dell’ospitalità, solidarietà e convivialità. Il dossier, redatto da un gruppo di esperti professori universitari, antropologi e giuristi, sintetizza questa dimensione e racconta il valore identitario della cultura del caffè, per i napoletani, i campani, e tutti gli italiani”.
La cultura del caffè espresso napoletano candidata ufficialmente a diventare patrimonio Unesco. Borrelli:” dopo la…
Posted by Francesco Emilio Borrelli on Wednesday, July 15, 2020
Insieme agli elementi alimentari propri di questa tradizione, nel dossier presentato dalla Regione sono evidenziati anche gli aspetti legati allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente, alla preservazione degli ecosistemi che è strettamente connessa a questa cultura.
Dopo l’Arte del pizzaiuolo napoletano, anche la cultura del caffè, simbolo della tradizionale accoglienza, merita il prestigioso riconoscimento Unesco.
Fonte: Regione Campania
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