Behind the label: il documentario che guarda dietro l’etichetta dei vestiti

Quali complesse e poco conosciute realtà si celano dietro le diciture ed i simboli impressi sulle etichette degli abiti che indossiamo? Ad aprire uno spiraglio di luce sull’argomento giunge “Behind the Label”, film documentario che per la prima volta indaga in profondità il dramma dei danni ambientali e sociali causati dalla coltivazione di cotone OGM in India.

Quali complesse e poco conosciute realtà si celano dietro le diciture ed i simboli impressi sulle etichette degli abiti che indossiamo? Ad aprire un ampio spiraglio di luce sull’argomento giunge “Behind the Label”, film documentario che per la prima volta indaga in profondità il dramma dei danni ambientali e sociali causati dalla coltivazione di cotone OGM in India.

La pellicola verrà proiettata questa sera, venerdì 21 settembre, dalle ore 19 alle ore 21, in occasione della terza edizione di “So Critical So Fashion”, appuntamento con la moda critica e sostenibile che vede come propria location i Frigoriferi Milanesi di via Piranesi 10 nel capoluogo lombardo. La proiezione sarà seguita da un dibattito con gli autori della pellicola, che porta le firme del regista Sebastiano Tecchio e di Cecilia Mastrantonio, i quali saranno entrambi presenti stasera, affiancati dalla giornalista di moda Adriana Mulassano.

Behind the Label” si inserisce all’interno della Milano Fashion Week tuttora in corso per mostrare il lato meno noto e meno apprezzabile del mondo della moda, con forza, coraggio e spirito critico. La pellicola viene definita come un’inchiesta-racconto tesa a chiarire quali meccanismi esattamente si nascondono dietro la presenza di OGM all’interno delle coltivazioni cotoniere, con particolare riferimento all’India.

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Il cotone è la materia prima più utilizzata nella produzione di fibre tessili di origine vegetale. Alla parola cotone viene immediatamente associato il concetto di naturalezza ma, nel caso in cui non si tratti di cotone biologico certificato, tale binomio non andrebbe dato troppo per scontato. La coltivazione tradizionale del cotone richiede un ingente impiego di pesticidi al fine di assicurare il livello produttivo richiesto dall’industria tessile internazionale ed allo stesso tempo è accompagnata dalla diffusione di piante geneticamente modificate.

Ciò che molti non conoscono, relativamente alla diffusione delle bioteconologie in agricoltura, è che l’impiego di colture OGM come il cotone contribuisce a colpire il già precario equilibrio ambientale delle regioni indiane che ne vedono la più massiccia presenza, ponendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone.

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Quali sono le gravi conseguenze della coltivazione di cotone OGM in India? Sono prima di tutto l’impoverimento dei terreni agricoli, fino alla loro sterilità, la moltiplicazione di nuovi parassiti non contrastati dalle sementi OGM e la morte inspiegabile di animali domestici che perdono la vita dopo aver pascolato tra i residui del cotone geneticamente modificato. Di fronte a simili drammi sarebbe necessaria una vera e propria inversione di tendenza. La speranza è che quanto mostrato attraverso la pellicola possa aprire gli occhi di tutti coloro che sarebbero potenzialmente in grado di porre rimedio ad un problema ricco di gravi implicazioni sociali ed ambientali.

Marta Albè

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