I bambini di Nairobi che creano strumenti musicali dai rifiuti: la mostra a Milano

Chi l’ha detto che le discariche sono solo ammassi di spazzatura? Da tanta sporcizia c'è chi riesce a ricavare qualcosa di bello e utile. E’ quello che fanno quotidianamente alcuni bambini in Kenya che dai rifiuti creano strumenti musicali!

Chi ha detto che le discariche sono solo ammassi di spazzatura? Da tanta sporcizia c’è chi riesce a ricavare qualcosa di bello e utile. È quello che fanno quotidianamente alcuni bambini in Kenya che dai rifiuti creano strumenti musicali!

I bambini hanno una fantasia e creatività che tanti di noi hanno ormai dimenticato. Se poi ad essa si aggiunge una situazione di povertà nella quale si rende necessario ingegnarsi per trovare nuovi giochi ed attività ecco che si compie la magia!

In Kenya tante famiglie si trovano quotidianamente a contatto con spazzatura di cui si servono anche per ricavare qualcosa con cui vivere. Cercano ad esempio pezzi di ferro o altri oggetti da rivendere. Tra di loro, purtroppo, molti bambini che ogni giorno scavano tra i rifiuti con tutti i rischi che quest’attività comporta.

Nei dintorni della città di Nairobi, i bambini vanno a caccia di Chokorà (in lingua locale rifiuti) e con quello che raccolgono riescono anche a fare musica creando degli strumenti grazie al loro ingegno partendo magari da un semplice barattolo.

A documentare questo “riciclo creativo” sono state le foto realizzate da “Chokorà – Il barattolo che voleva suonare” un progetto fotografico ma anche narrativo realizzato da Mario De Santis, Valentina Tamborra e Amref Italia che sono andati ad incontrare i bambini in strada, nelle discariche o in famiglia e li hanno incoraggiati a partecipare ai laboratori artistici.

chokora strumenti
chokora bambini2

Lo scopo del progetto era quello di documentare la situazione di tanti bambini di strada a Nairobi e valorizzarne anche gli aspetti positivi, come appunto la creatività e l’ingegno di realizzare con i davvero pochi mezzi a disposizione qualcosa di divertente e utile, in modo tale da ridare loro anche un po’ della dignità che meritano.

Come si legge sul sito Amref:

“Le immagini raccontano una storia a suo modo di riciclo, di arte manuale e creativa, ma anche un percorso di vita, un processo di rieducazione e valorizzazione delle persone riportate alla dignità con il lavoro fatto nei centri di Amref, in cui i bambini di strada vengono aiutati nel reinserimento sociale e famigliare. La musica e il canto sono dappertutto nel contesto sociale del Centro Africa, come in Kenya e gli stessi ‘Chokorà’ hanno imparato a fare canzoni e filastrocche con questo loro nome, agitandolo come un vessillo di infamia che viene usato come bandiera di identità. Mantenuto come memoria e riutilizzato nel suo valore iconico e musicale, così come recuperato e valorizzato è poi l’oggetto tra le loro mani”.

Se l’idea vi ha incuriosito potete vistare la mostra dedicata al progetto.

chokora mostra

Chokorà, la mostra a Milano

La mostra “Chokorà – Il barattolo che voleva suonare” è stata inaugurata il 22 giugno e si potrà visitare fino al 22 luglio alla Galleria HQ di Mario Giusti a Milano. Non solo foto e testi del progetto, all’interno degli spazi sarà allestita anche una mostra di tele sullo stesso tema dei rifiuti.

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Vi avevamo già raccontato una storia simile. A Cateura, città costruita alla periferia di Asunción (Paraguay) proprio su una discarica, i rifiuti sono stati riutilizzati dai bambini proprio per realizzare degli strumenti musicali grazie ai quali poi è nata l’Orchestra degli Strumenti Riciclati.

Francesca Biagioli
Foto: Amref

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