Triadische Ballett: quando la geometria incontra la danza (VIDEO)

Due figure geometriche si incontrano, i loro corpi sono taglienti, i movimenti precisi, la scena incorniciata nell’universo. E’ tutto così matematicamente perfetto, che ci vogliono un paio di secondi, per rendersi conto che ci si trova davanti a ballerini umani e non animazioni arcaiche.

Due figure geometriche si incontrano, i loro corpi sono taglienti, i movimenti precisi, la scena incorniciata nell’universo. È tutto così matematicamente perfetto, che ci vogliono un paio di secondi, per rendersi conto che ci si trova davanti a ballerini umani e non animazioni arcaiche.

Un incantesimo che rivive in una delle opere più celebri, ma velatamente oscure legate alla scuola di Bauhaus in Germania.

Il Triadische Ballett (Balletto triadico), questo il nome di questa danza che unisce il mondo geometrico a quello della danza, è frutto della mente geniale di Oskar Schlemmer. Pittore, scultore, ballerino e designer ma anche ossessionato dal rigore grafico delle forme, Schlemmer trasforma i ballerini in figure geometriche.

Lo stesso Balletto Triadico ha una struttura matematica: 3 ballerini che interpretano 3 atti, composti da 12 quadri, con l’ausilio di 18 costumi. Le movenze sono ispirate a marionette e burattini, le coreografie stilizzate e astratte.

LEGGI anche: ESCHER: LA MAGIA DELLE ILLUSIONI OTTICHE IN MOSTRA A MILANO (FOTO)

Il risultato strano e a tratti inquietante è stato messo in scena per la prima volta ai primi del Novecento, negli stessi anni in cui cubisti, futuristi, dadaisti ed espressionisti convivevano nelle forme e nelle linee.

Corpi umani che si trasformano in sfere e poliedri, scientificamente nascosti in costumi e trucco incorniciano il Balletto musicato da Paul Hindemith che debuttò a Stoccarda e che subì una battuta d’arresto durante gli anni del nazismo, in cui l’arte di Schlemmer venne considerata “degenerata”.

Nel 1970, Marianne Hasting, Franz Schömbs e Georg Verden diressero un cortometraggio registrato in studio con l’intero balletto e la ricostruzione dei costumi dell’epoca. Eccolo:

Dominella Trunfio

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram