Sulla Golena sud del Pescara sono iniziati i lavori di recupero di un mosaico romano risalente al 200 d.C. Ed è polemica sul suo trasferimento
Testimone di un glorioso passato, per secoli un bellissimo mosaico di epoca romana è rimasto nascosto sotto terra in Abruzzo, nei pressi Pescara. Ma oggi sono finalmente iniziati i lavori sulla Golena sud del Pescara per riportare alla luce il capolavoro rinvenuto circa 20 anni fa.
A comunicare la notizia l’amministrazione comunale di Pescara, che – attraverso un post su Facebook – spiega che il mosaico sarà restaurato e custodito all’interno del Museo delle Genti d’Abruzzo:
Un momento lungamente atteso, che restituisce alla città di Pescara il mosaico romano del 200 dopo Cristo, a 20 anni dalla sua scoperta. Un’operazione, quella in corso sulla golena sud del fiume, che fa riemergere questo giacimento dall’oblio in cui è stato finora sepolto. Tra qualche giorno il mosaico verrà traslato presso il Museo delle Genti d’Abruzzo per la fase di restauro a cura della Soprintendenza; successivamente sarà data a tutti la possibilità di ammirarlo.
Riemerge il mosaico romano del III Secolo dopo Cristo. In corso i lavori sulla Golena sud del Pescara7 settembre 2021…
Posted by Comune di Pescara on Tuesday, September 7, 2021
L’antico mosaico rappresenta una delle conferme più importanti degli antichi insediamenti alla foce del fiume Aterno-Pescara. Nell’immagine spicca un’anfora con una croce uncinata, un capolavoro che risale a circa 1800 anni fa e potrebbe essere stato commissionato intorno al I sec. d.C. Secondo gli archeologi, il mosaico impreziosiva le sale di un edificio che sorgeva vicino al porto di Ostia Aterni (“Aternum”), uno dei più importanti snodi nei commerci tra Roma, Salona e l’Oriente. Dopo la scoperta del mosaico, avvenuta 20 anni fa, sono state proposte due ipotesi per valorizzarlo: quella di una piazza sopraelevata dalla quale accedere al sito archeologico e l’asportazione del mosaico e la sua collocazione all’interno del Museo delle Genti d’Abruzzo. E, alla fine, la seconda ipotesi si è rivelata la più adeguata per conservarlo al meglio.
Tuttavia non sono mancate le polemiche tra i cittadini. In tanti hanno commentato il post sui lavori relativi al museo, dicendo di essere contrari al suo spostamento dalla sede originaria e che andrebbe lasciato dove si trova per valorizzare adeguatamente anche tutta l’area circostante.
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Fonte: Comune di Pescara
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