Il Green Drop Award è il premio che Green Cross assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Venezia, che interpreta meglio i valori dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli. E quest'anno è dedicato a una persona speciale
Ha messo per la prima volta nero su bianco i danni irreversibili all’ambiente e all’uomo causati dai pesticidi, a partire dal DDT, e fu proprio lei ad essere brutalmente attaccata, negli anni ’60, dalle multinazionali della chimica e dell’industria agroalimentare: è a Rachel Carson, la madre dell’ambientalismo americano che fu in grado di prevedere con largo anticipo gli effetti delle tecniche agricole, che è dedicato il Green Drop Award.
Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, infatti, torna per il tredicesimo anno consecutivo, il premio che Green Cross – l’organizzazione fondata oltre trent’anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da Rita Levi Montalcini – assegna al film, tra quelli in gara nella Selezione ufficiale del festival, che interpreta meglio i valori dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli.
Quest’anno il premio è dedicato ai 60 anni dalla scomparsa di Rachel Carson, la biologa le cui denunce nel libro “Primavera silenziosa” del 1962 portarono al bando del DDT e alla nascita dei movimenti ambientalisti, spiega Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia.
Il trofeo che viene assegnato al film vincitore, infatti, simboleggia una goccia d’acqua soffiata dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese e ogni anno contiene un pugno di terra proveniente da un luogo significativo del pianeta e per l’edizione 2024 ospiterà la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania.
Il nome di Rachel Carson non è estraneo al cinema: nel ’53, infatti, il documentario “Il mare intorno a noi” diretto da Irwin Allen, che fu tratto da un suo libro di successo, ottenne anche il premio Oscar.
I film più verdi della Mostra del Cinema
Giunto alla sua tredicesima edizione, il film vincitore di Venezia 81 sarà assegnato il 6 settembre alle ore 11.
Nelle precedenti 12 edizioni, ecco i film premiati con l’ambita goccia:
- nel 2012 “La quinta stagione” di Peter Brosens e Jessica Woodworth
- nel 2013 da “Ana Arabia” di Amos Gitai
- nel 2014 da “The postman’s white nights” di Andrei Konchalovsky
- nel 2015 da “Behemoth” di Zhao Liang
- nel 2016 l’ex equo è stato assegnato a“Spira Mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e a “Voyage of Time” di Terrence Malick
- nel 2017 vincitore è stato “First reformed” di Paul Schrader con una Goccia “speciale” al cortometraggio di animazione che ha aperto la Settimana Internazionale della Critica “Nausicaa. L’altra odissea” di Bepi Vigna
- nel 2018 il premio è andato ad “At eternity’s gate” di Julian Schnabel
- nel 2019 è stata la volta di “J’accuse” di Roman Polanski
- nel 2020 “Notturno” di Gianfranco Rosi
- nel 2021 “Il buco” di Michelangelo Frammartino
- nel 2022 il GDA è andato a “White Noise” di Noah Baumbach con un premio speciale in collaborazione con Enea a “Siccità” di Paolo Virzì.
- nel 2023 il premio è andato con un ex equo a “Il confine verde” di Agnieszka Holland e a “Io Capitano” di Matteo Garrone
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