Meglio se biologico, certo, ma anche non filtrato e non pastorizzato. Vediamo perché
Indice
Ottimo in cucina, aiuta la perdita di peso, agevola il metabolismo e fa bene al fegato, all’intestino, alla pelle e ai capelli e in più è un impeccabile rimedio casalingo: l’aceto di mele è qualcosa che non deve mancare nelle nostre credenze. Ma come scegliere il migliore tra gli scaffali del supermercato?
Come al solito, occhio all’etichetta: meglio acquistare aceto ottenuto con il metodo francese, ossia da mele intere e non dagli scarti, con un ph compreso tra il 5,5 e il 6, più delicato e meno aggressivo per lo stomaco.
Leggi anche: Cosa succede al corpo bevendo aceto di mele ogni mattina?
Inoltre, per mantenere vivi i batteri, l’aceto non dovrebbe essere pastorizzato. Quello non pastorizzato, infatti, contiene la “madre” dell’aceto, quella soluzione sul fondo della bottiglia, composta da batteri acetici e che rimane dopo il processo di fermentazione.
In più, l’aceto di mele non fornisce vitamina C. Sappiatelo.
Cos’è l’aceto di mele
L’aceto di mele è il prodotto della fermentazione del sidro o del mosto di mela e viene utilizzato come condimento. Grazie al suo aroma dovuto alla presenza delle mele è molto gradevole e in più costituisce un condimento ricco di tantissime proprietà benefiche.
Ha un colore giallo intenso e solitamente risulta più torbido dell’aceto di vino e con sedimenti sul fondo (composti principalmente da batteri acetici).
Leggi anche: Aceto di mele: le straordinarie applicazioni per la salute che (forse) non conoscete
Aceto di mele e sidro di mele, c’è differenza?
Sostanzialmente no: il sidro era già prodotto e molto apprezzato dagli antichi Romani e dai Greci. Il sidro è ricavato dalla fermentazione delle mele, da cui si ottiene un liquido con una gradazione alcolica che va dai 2 all’8,5%. L’aceto di mele, come il sidro, è ricavato facendo fermentare le mele, ma più a lungo. Naturalmente il più ricco di proprietà sarà quello lavorato direttamente dal frutto.
Come scegliere il miglior aceto di mele
L’aceto di mele è dunque composto da sidro di mele fermentato con l’aggiunta di batteri dell’acido acetico. I produttori quindi filtrano gli aceti finiti fino a quando non sono chiari oppure li lasciano naturalmente torbidi. È importante che il processo di fermentazione sia completato correttamente, altrimenti nell’aceto possono aggiungersi sostanze indesiderabili come acetaldeide o residui più grandi di metanolo ed etanolo.
L’aceto di mele migliore è leggermente torbido e la presenza di filamenti in superficie indica qualità. L’aceto distillato è apparentemente più “puro” e cristallino, ma ha meno proprietà benefiche.
Ricapitolando, quindi il miglior aceto di mele quindi è:
- biologico
- ottenuto da buccia, polpa e torsolo
- non filtrato
- non pastorizzato. Andrà formando sul fondo un sedimento torbido, proprio per la presenza della madre dell’aceto. Quelli che rimangono limpidi probabilmente hanno perso le sostanze che lo rendono così prezioso
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche: