46 anni fa il terribile terremoto che distrusse il Friuli, una ferita indimenticabile e ancora aperta

Sono trascorsi 46 anni dal forte sisma che sconvolse il Friuli, provocando ben 990 vittime. Nonostante il dolore di una ferita ancora sanguinante, per i friulani c'è sempre spazio per la gratitudine per la solidarietà sperimentata in quei giorni drammatici

Ogni anno, il 6 maggio, si riapre un’enorme ferita per gli abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Sono passati 46 anni da quando la Regione fu colpita da un terribile terremoto, che provocò quasi mille morti e 80mila sfollati. Alle 21, per circa 60 interminabili secondi, la terra tremò, radendo al suolo decine di comuni. La scossa di magnitudo 6.5 della scala Richter, considerata il quinto sisma più devastante in assoluto per l’Italia, fu avvertita persino a Roma.

E a distanza di quasi 50 anni, i cittadini friulani ricordano quella drammatica pagina di storia sui social per tenere viva la memoria, ma anche per esprimere la gratitudine per la solidarietà arrivata da ogni parte del Paese in quel momento di difficoltà e dolore.

La scorsa settimana a Gemona del Friuli si è tenuta la cerimonia in memoria delle vittime di quel terribile 6 maggio del 1976.

È fondamentale ricordare quell’esperienza nella quale si possono trovare delle analogie rispetto alla pandemia. – ha commentato il vicegovernatore del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Riccardi – La classe dirigente di allora fu capace di intuire come si dovesse partire dalle fabbriche passando poi alle case fino alle chiese. A noi spetta un’altra ricostruzione, quella delle relazioni fra le persone che hanno visto limitate le proprie libertà in questi due anni.

Alla commemorazione, alla quale hanno preso parte oltre alle autorità civili e militari e alcuni studenti, ha previsto l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento in ricordo del 990 vittime del sisma.

Il Friuli ringrazia e non dimentica

6 maggio 76: Quel giorno la forza del terremoto distrusse i nostri paesi. – scrive su Facebook Roberto Revelant, il sindaco di Gemona del Friuli, epicentro del sisma. – In quelli successivi la forza dei friulani servì a ricostruirli e rinascere. Un pensiero alle vittime ed ai familiari, che mai saranno dimenticate. Saremo sempre grati a chi ci ha aiutati.

Puntualmente, 6 maggio di ogni anno per il popolo friulano rivive quel dramma che lo ha segnato profondamente. E nonostante il dolore, per gli abitanti del Friuli-Venezia Giulia c’è sempre spazio per la gratitudine per i soccorsi e la solidarietà ricevuti:

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Fonte: Regione Friuli-Venezia Giulia 

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