Il pensiero pacifista è un pensiero ambientalista. In 13 anni non ci siamo mai fermati a raccontare anche tutto ciò che con l’ambiente pensavate c’entrasse poco o nulla. Dalla tutela delle minoranze alla violenza di genere, dall’attualità fino ad arrivare al più squisito “intrattenimento”. Tutto, ma proprio tutto, in chiave ambientalista. Perché niente, a partire dalla guerra in Ucraina, tolga dalle agende il tema della transizione ecologica
Indice
Tredici anni sono passati. Era il 10 marzo del 2009 quando ci buttammo in questa avventura: “essere buon* con la Terra” lo desideravamo con tutte le forze e voleva dire, allora come ora, tentare di trovare uno stile di vita che non impattasse sull’ambiente.
Lo abbiamo fatto, e lo facciamo, con cura e dedizione. Tutto partendo sempre da semplici precise domande, cercando soluzioni e fornendo consigli e scandagliando le opinioni di esperti.
E così, dal 2009, cerchiamo ogni giorno un modo nuovo di stare al mondo e lo condividiamo con voi lettori, che ci seguite sempre con grande curiosità e ci avete permesso di arrivare a questo inatteso traguardo.
Dal Covid-19 alla guerra, passando per la Cop26
Un filone sta tirando purtroppo le redini del comando da due anni a questa parte: il coronavirus. Ad esso si è aggiunta nelle ultime settimane la guerra scoppiata in Ucraina.
Gli ultimi tempi, insomma, non sono facili per nessuno, neanche per noi. Tempi in cui l’ambiente rischia di essere eclissato da altre notizie che stravolgono le nostre vite e cambiato le nostre abitudini (purtroppo non sempre in meglio) e minacciano di rovesciare la visione globale di un futuro sostenibile.
Per noi, però, lo scoppio della pandemia prima e della guerra poi, ha reso ancora più evidente l’importanza dei temi ambientali e per questo abbiamo continuato a raccontare, approfondire, denunciare e soprattutto diffondere comportamenti e stili di vita ecosostenibili.
Lo abbiamo detto prima e lo ribadiamo: il pensiero pacifista è un pensiero ambientalista e quest’ultimo non può prescindere anche da un’accurata analisi di quanto sta accedendo in questo momento nel mondo.
Tutto ciò, infatti, è intimamente collegato alle tematiche per noi più urgenti: questa è una guerra energetica? Che allarmi ci sono riguardo alle centrali nucleari? E, per tutti i conflitti esistenti al mondo, le donne, i bambini, le fasce più deboli, le comunità indigene, tutto è terribilmente collegato e tutto ci sta cuore.
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In un periodo caratterizzato da incertezza e disinformazione, inoltre, ci siamo impegnati quotidianamente nella lotta alle fake news non solo ambientali, offrendo informazioni scientifiche e affidabili e chiarimenti in tempo reale.
In questo si inserisce lo speciale dedicato alla Cop26, la Conferenza sul clima della Nazioni Unite tenutasi a Glasgow.
Abbiamo seguito passo passo tutte le questioni, ascoltato la voce autorevole di esperti e studiosi e analizzato ogni singolo rapporto.
Leggi qui tutti i pezzi sulla Cop26.
I test e le informazioni per i consumatori
Non abbiamo mai dimenticato la cosa più importante: cosa compriamo ogni giorno? Con cosa riempiamo le nostre credenze e i nostri armadi? Dalla pasta all’abbigliamento, passando per cosmetici e detersivi, quello che acquistiamo rispetta la nostra salute e l’ambiente? E come possiamo risparmiare in casa, tra gas e luce alle stelle?
Ogni giorno cerchiamo di rispondere in maniera puntuale e precisa e vi proponiamo test e approfondimenti su cosa è meglio cercare tra gli scaffali dei supermercati.
Con interviste a dottori e a nutrizionisti cerchiamo inoltre di darvi la più corretta informazione su alimentazione e benessere: un lavoro lungo e certosino che fa in modo che su greenMe possiate trovare sempre e soltanto informazioni affidabili.
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Parliamo ai giovani
Il futuro del nostro Pianeta sono i giovani: come media attento all’ambiente è soprattutto a loro che greenMe vuole rivolgersi, per cercare di cambiare le cose. Le nuove generazioni si stanno dimostrando molto più attente di quelle passate ai temi dell’ambiente e della sostenibilità, tanto che ormai vengono definite “Generazione Greta”, dal nome della celeberrima attivista svedese.
Per questo, per estendere la propria mission greenMe, da sempre presente su Facebook (865mila follower), Instagram (237mila follower) e Twitter (85mila follower), dalla primavera 2021 è sbarcato anche su TikTok, il canale social preferito dalle nuove generazioni: attraverso video brevi (clip in genere sotto i 30 secondi come durata) scritti con un linguaggio semplice e contemporaneo Green Me illustra ai giovani come essere green nella loro vita quotidiana. Il riscontro è stato da subito straordinario e a meno di 12 mesi dal lancio la pagina vanta già 43mila follower.
Le novità editoriali
L’offerta editoriale di greenMe si distingue per la sua modernità anche nella struttura delle sezioni, che nascono e si sviluppano in funzione degli interessi dei lettori e dei trend topic attuali: il tutto senza alcuna distinzione di sorta tra tematiche macro e micro, dando rilevanza, analizzando e spiegando tutto ciò che può essere green e d’interesse per il proprio ampio e variegato pubblico.
ANDIAMO A VEDERE SE È VERO”, il format video di fact-checking con Matteo Viviani de “le Iene”
Oggi sono moltissime le aziende che comunicano valori “green”, ma quante di queste poi lo sono davvero nel concreto? Con il progetto video Andiamo a vedere se è vero siamo andati a togliere ogni dubbio ad un potenziale consumatore e aiutare le aziende realmente virtuose a comunicare il loro impegno (ed avere quindi una maggiore riconoscibilità sul mercato).
Il progetto ha come protagonista Matteo Viviani, conduttore TV del programma LE IENE e volto noto per la sua credibilità. La sinergia con greenMe nasce per ideare, creare e produrre video che “raccontino” l’attenzione e la cura della azienda virtuosa, attraverso la prova dei prodotti e servizi da parte di Matteo Viviani che ha testato in prima persona l’affidabilità dei prodotti e delle aziende.
E ultima, ma non ultima, la componente femminile
La nostra crescita è stata sempre sostenuta da una redazione al femminile e si sa… le donne hanno sempre avuto un’attenzione più alta rispetto agli uomini per uno stile di vita più attento all’armonia con l’ambiente e la natura.
Non è un caso che greenMe vanti di avere uno dei pochi casi in Italia di direzione al femminile nel mondo dei media italiani e una redazione in gran parte composta da donne.
Riassumere il progetto di greenMe in poche righe è davvero difficile. Chi ci segue ogni giorno sa che sul nostro magazine e sui nostri canali social troverà sempre notizie sui disastri ambientali, anche quelli che vengono ignorati da tg e dai grandi giornali, ma anche interviste, approfondimenti su salute e benessere, mini-guide, consigli ecosostenibili e storie belle di cui abbiamo sempre bisogno.
Buon compleanno greenMe!
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