Sono passati 10 anni dalla scoperta della più celebre delle particelle, il Bosone di Higgs, grazie al quale è stato chiaro che esiste la massa. Una bellissima pagina della fisica che però riserva ancora delle scoperte
Era il 4 luglio del 2012 quando veniva diffusa la notizia di una delle più grandi scoperte della scienza: il Bosone di Higgs. A comunicarlo fu Fabiola Gianotti, direttore generale del CERN di Ginevra e capo progetto dell’esperimento ATLAS in collaborazione con l’acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (LHC).
Fu chiaro, allora, che la cosiddetta Particella di Dio esiste davvero. Da anni cercata, fu finalmente osservata nel corso degli esperimenti Atlas e Cms, nel corso dei quali, fu osservata una nuova particella nella regione di massa tra 125-126 GeV.
Un anno dopo François Englert e Peter Higgs vinsero il Premio Nobel per la Fisica per la loro predizione fatta decenni prima – insieme al compianto Robert Brout – di un nuovo campo fondamentale, noto come campo di Higgs, che pervade l’universo, si manifesta come il bosone di Higgs e dà massa alle particelle elementari.
Che cos’è il bosone di Higgs?
Si tratta di una delle 17 particelle elementari che compongono il Modello Standard della fisica delle particelle. Secondo gli scienziati, però, c’è ancora molto da scoprire. Per esempio, il bosone di Higgs è una particella elementare o composita? Può interagire con la materia oscura e rivelare la natura di questa misteriosa forma di materia? E molte altre domande ancora.
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Fonte: CERN