18 pianeti simili alla Terra sono stati trovati nella nostra galassia

Nella nostra galassia sono presenti 18 pianeti simili alla Terra per dimensioni e potenzialmente in grado di ospitare la vita. Altri cento mondi potrebbero essere in attesa di essere scoperti a breve grazie a un nuovo metodo di studio sui dati della Nasa

Nella nostra galassia sono presenti 18 pianeti simili alla Terra per dimensioni e potenzialmente in grado di ospitare la vita. Altri cento mondi potrebbero essere in attesa di essere scoperti a breve grazie a un nuovo metodo di studio sui dati della Nasa.

Dieci anni fa, la sonda spaziale Kepler dell’Agenzia spaziale americana ha trovato migliaia di mondi, rivelando che attraverso la galassia i pianeti sono più numerosi delle stelle. Ma anche se Kepler ha completato la missione di raccolta dati, gli scienziati stanno ancora trovando tesori nei suoi caveau, compresi 18 nuovi mondi relativamente piccoli.

Alcuni di essi hanno dimensioni simili a quelle della Terra, uno di loro in particolare si trova in un’orbita che potrebbe essere favorevole alla vita.

Dal 2009 al 2013, Kepler ha esaminato una singola area di cielo, osservando le orme dei pianeti che transitavano davanti alle loro stelle. Per la sonda, questi transiti planetari assomigliavano a un breve oscuramento della luce delle stelle. Ciò ha permesso agli scienziati di calcolarne le dimensioni e l’orbita.

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Di recente, un team di ricerca del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) ha scoperto altri 18 pianeti tutti di modeste dimensioni, solo uno largo quanto due Terre. Un altro è tra i più piccoli che Kepler abbia mai trovato, il suo diametro è solo il 70% di quello terrestre. Ma uno in particolare orbita nella zona abitabile di una stella nana rossa, dove la temperatura potrebbe consentire all’acqua liquida di rimanere in superficie.

nuovi esopianeti

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“Nella maggior parte dei sistemi planetari che abbiamo studiato, i nuovi pianeti sono i più piccoli”, ha detto Kai Rodenbeck dell’Università di Göttingen e del MPS. “Inoltre, la maggior parte dei nuovi pianeti orbita attorno alla loro stella più vicino dei loro precedenti compagni planetari”.

Al momento, gli scienziati hanno esaminato solo una parte del set di dati, per questo pensano che numerosi piccoli mondi si nascondano ancora nell’immenso archivio di Kepler. E chissà, anche la vita.

Lo studio è stato pubblicato su Astronomy and Astrophysics.

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Francesca Mancuso

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