Qual è il pesce più grande in assoluto conosciuto fino ad ora? Un nuovo studio ha decretato le femmine di squalo balena come pesci più lunghi
Qual è il pesce più grande in assoluto conosciuto fino ad ora? A detenere il primato abbastanza indiscusso nel mare è lo squalo balena (Rhincodon typus) con i suoi nove metri di lunghezza che riesce a raggiungere. Per quasi un decennio, però, era rimasta aperta la “battaglia dei sessi”: chi è più grande il maschio o la femmina? Ora un nuovo studio ha confermato che le femmine di squalo balena regnerebbero sovrane come pesci più grandi del mare, riuscendo a raggiungere una media di 14 metri di lunghezza.
Mark Meekan, primo autore dell’articolo pubblicato su Frontiers in Marine Science e biologo ittico presso lAustralian Institue of Marine Science, ha constatato che alcune balene hanno persino raggiunto i 18 metri:
“Sono assolutamente enormi – come le dimensioni di un autobus snodabile cittadino – ma anche se sono grandi, crescono molto, molto lentamente: circa di 20, 30 cm all’anno”
Il team ha, infatti, monitorato per 10 anni 54 esemplari di squali balena, registrando più di 1.000 misurazione con particolari telecamere “stereo” installate su un telaio che sposti quando sei sott’acqua e che riescono a calibrare – un po’ come fanno i nostri occhi – le due singole registrazioni video e ottenere così una misurazione molto accurata dello squalo. Un’impresa resa possibile da una “impronta digitale” unica di macchie su ogni squalo balena che può essere utilizzata per identificare i singoli pesci.
I biologi marini hanno anche scoperto che l’aumento maggiore delle dimensioni delle femmine può essere vantaggioso per la riproduzione. Anche se è stato documentato solo uno squalo balena in stato di gravidanza, si è potuto constatare come, a differenza della maggior parte degli squali che mettono al mondo tra i 2 e i 12 cuccioli, lo squalo balena ne riesce a riprodurne fino a 300:
“Quindi queste femmine giganti probabilmente stanno diventando grandi a causa della necessità di portare un sacco di cuccioli.” ha dichiarato il dottor Meekan.
Una scoperta, questa, che potrebbe avere implicazioni negli sforzi di conservazione che si stanno facendo: gli squali balena, infatti sono elencati come specie a rischio estinzione dal 2016 , minacciati soprattutto dalla pesca mirata:
“Se sei un animale a crescita molto lenta e ci vogliono 30 anni o più per arrivare alla maturità, le possibilità che si verifichi un disastro prima di avere l’occasione di riprodursi sono piuttosto alte”.
La scoperta, secondo il dottor Meekan spiegherebbe anche perché i raduni di squali balena nelle regioni tropicali sono costituiti quasi interamente da giovani maschi.
Una ricerca che riscrive davvero ciò che si sapeva fino ad adesso della crescita degli squali balena, con la speranza che aiuti nella loro preservazione.
Fonti: Australian Institute of Marine Science / Frontiers in Marine Science
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