E-Cat, Rossi: nella sua fusione fredda “il calore è prodotto da radiazioni”

Andrea Rossi, nel corso dell'ultima intervista, precisa che la fonte di calore è legata alle radiazioni. E rivela che l'intera linea di produzione dell'E-Cat è negli Stati Uniti

E-Cat. Si torna a parlare della fusione fredda con Andrea Rossi. Di recente l’ingegnere ha rilasciato un’intervista a a ColdFusionNow, spiegando altri dettagli riguardo al suo lavoro, ma non riguardo all’E-Cat che fino alla fine rimarrà un mistero.

Com’è facile immaginare la prima domanda posta a Rossi ha riguardato la produzione di calore, ossia il modo in cui il suo catalizzatore è in grado di rilasciare energia termica. E a tal proposito, Rossi ha precisato: “La fonte di calore è costituita dalle radiazioni che sono emesse come effetto quando l’idrogeno e il nichel reagiscono in presenza di catalizzatori“. Ne consegue che una radiazione c’è, e quindi una reazione di fusione nucleare. Ultimamente tale punto è stato messo in dubbio da altre dichiarazioni di Rossi che a margine dei controlli effettuati dal Florida Bureau of Radiation Control aveva sottolineato il fatto che dalla reazione non provenisse alcun materiale radioattivo.

Abbiamo una idea precisa circa l’effetto e la fonte. È già stata elaborata una teoria, ma sto aspettando fino a quando i brevetti non saranno concessi per descriverla visto che è strettamente connessa alla tecnologia. Abbiamo imparato la teoria dalla tecnologia e imparato la tecnologia dalla teoria di partenza“. Fin qui niente di nuovo emerge dalle parole dell’enigmatico padre dell’E-Cat.

Ma la vera novità è che negli ultimi anni, a detta di Rossi, l’E-Cat sarebbe cambiato, e parecchio: “Quello che posso dire ora è che ho cambiato molto le mie idee in questi ultimi due anni. Due anni fa, pensavo che l’E-Cat lavorasse su un effetto che poi è stato descritto, ma ora ho cambiato idea in buona parte, e penso che abbiamo scoperto fino in fondo la fonte dell’effetto. Penso che abbiamo capito molto bene in che modo l’E-Cat operi“. A dir poco rassicurante.

Alla fine del colloquio, poi, gli è stato chiesto dove si trova la sua fabbrica ma come sempre ha glissato, ironizzando: “Non vi dirò dove si trova la mia fabbrica, nemmeno sotto tortura! Il fatto è che tutte le volte che ho dato le informazioni sul nome di un cliente o il nome di un fornitore, questi ultimi sono stati sommersi da decine di migliaia di contatti inopportuni. Potete immaginare i rischi per la sicurezza“.

Quando sarà in funzione, sarà impossibile nasconderne il funzionamento. Ma per ora, vogliamo lavorare in pace “. Fine della storia.

Ma quasi a volersi far perdonare dell’impenetrabile silenzio ha rivelato: “La linea robotizzata è già in costruzione. La fabbrica sarà negli Stati Uniti d’America, l’E-Cat sarà un prodotto Made In The USA, sia per la versione industriale che per quella domestica“.

 

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