EPIA: fotovoltaico energia del futuro se l’Europa spiana la strada

Prezzi dimezzati e fabbisogno di energia in Europa soddisfatto per il 12%: questa la previsione per il mercato del fotovoltaico che emerge dallo studio realizzato dall' EPIA (European Photovoltaic Industry Association) in collaborazione con la società A.T. Kearney. A patto però che avvenga un cambiamento radicale normativo, tecnico e strutturale nel quadro di riferimento.

Prezzi dimezzati e fabbisogno di energia in Europa soddisfatto per il 12%: questa la previsione per il mercato del fotovoltaico che emerge dallo studio realizzato dall’ EPIA (European Photovoltaic Industry Association) in collaborazione con la società A.T. Kearney. A patto però che avvenga un cambiamento radicale normativo, tecnico e strutturale nel quadro di riferimento.

Nelle 120 pagine di SET For 2020 dopo aver fatto il punto della situazione attuale, vengono illustrati con cifre, grafici e analisi, i possibili scenari che si prospettano da qui al 2020, per quella che rappresenta già la fonte rinnovabile a più rapida diffusione (stando al documento nel 2008 i 4,5 GW installati in Europa hanno rappresentato il 19% di tutta la potenza elettrica installata nell’anno nel continente).

Redatto con il contributo di personaggi chiave del settore, il SET For 2020, che uscirà a fine giugno, ma già prenotabile sul sito, prevede tre diverse ipotesi in base alle differenti condizioni politico-economiche. Se dovessero permanere le condizioni attuali, il fotovoltaico, attualmente all’1%, nel 2020 potrebbe arrivare a coprire tra il 4% e il 6% del fabbisogno elettrico europeo.

Una percentuale che raddoppierebbe al 12% dei consumi di energia totali nell’ipotesi più ambiziosa, la Paradigm Shift, raggiungibile con un impegno da parte sia dell’Unione Europea che che dei singoli governi nazionali nel creare intorno un ambiente favorevole in termini finanziari e normativi o nel portare avanti alcune azioni chiave, come ad esempio incentivi sostegno del settore.

Ma affinché possa davvero decollare, l’impegno è richiesto anche alla stessa industria del fotovoltaico chiamata ad investire nella ricerca necessaria per raggiungere il target più ambizioso e migliorare la filiera tecnologica e commerciale.

Lo sforzo di tutti potrebbe portare a un incremento dell’efficienza del 30%, ma soprattutto a dimezzare i costi con l’obiettivo di raggiungere un costo inferiore di 10cent €/kWh entro il 2020 per gli impianti industriali e sotto i 15cent €/kWh per i sistemi residenziali.

Tutto questo si tradurrebbe in un beneficio economico netto per i Paesi dell’UE esponenziale rispetto alla penetrazione di mercato del fotovoltaico calcolabile in termini di emissioni di CO2 evitate, minore volatilità dei prezzi dell’energia e minori perdite sulla rete.

“La generazione di elettricità fotovoltaica sarà competitiva in alcune parti del Sud Europa già a partire dal prossimo anno, nel caso in cui condizioni più favorevoli allo sviluppo del mercato saranno adottate”, questa la promessa del Dr. Winfried Hoffmann, Presidente dell’ EPIA.

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