Mal’Aria 2020, la classifica delle città italiane più inquinate: 26 superano i limiti di Pm10 consentiti dalla legge

Realtà urbane soffocate dallo smog e, tra le principali fonti di emissione il traffico, il riscaldamento domestico e le industrie: Mal'Aria 2020.

Un 2019 nero dal punto di vista della qualità dell’aria in molte città italiane, con un’emergenza smog sempre più cronica e un inizio 2020 con già 18 sforamenti dei livelli di Pm10 in 5 città. E non solo: dal 2010 al 2019 il 28% delle città monitorate ha superato ogni anno, costantemente, i limiti giornalieri di Pm10.

Sono i dati che emergono dalla edizione 2020 di Mal’Aria, il dossier che Legambiente pubblica annualmente per fare il punto sull’aria che respiriamo nelle nostre città.

Dal rapporto un quadro non proprio esaltante: realtà urbane soffocate dallo smog, dove l’aria è irrespirabile senza grosse differenze sia d’inverno sia d’estate e, tra le principali fonti di emissione il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole.

In più, l’auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti.

Mal’Aria di città 2020

Sono 54 le città che nel 2019 hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (Pm10) o per l’ozono (O3), stabiliti rispettivamente in 35 e 25 giorni nell’anno solare: Torino ha raggiunto le 147 giornate fuorilegge (86 per il pm10 e 61 per l’ozono), seguita da Lodi con 135 (55 per Pm10 e 80 per ozono) e Pavia con 130 (65 superamenti per entrambi gli inquinanti).

mal'aria 2020

Sono 19 le città (il 36% del totale) che hanno registrato nelle centraline Arpa oltre 100 giorni di superamento dei limiti giornalieri, mentre 14 città hanno oltrepassato i 50 giorni complessivi. Le prime 25 posizioni sono tutte occupate da città della Pianura Padana (che in questo inizio di 2020 è tornata a far parlare di sé e a fare i conti con l’emergenza smog), mentre al 26esimo posto si trova Frosinone con 68 giorni di superamento dovuti esclusivamente al superamento dei limiti per le polveri sottili (Pm10).

Molte città del sud sono coinvolte soltanto per aver superato i limiti per l’ozono, come Caserta (52 giorni), Enna e Potenza (50) e Avellino (46).

Entrando nello specifico degli inquinati monitorati nel 2019 dalle campagne di Legambiente “Pm10 ti tengo d’occhio” e “Ozono ti tengo d’occhio”, basate sull’analisi dei dati forniti dalle agenzie ARPA che hanno tenuto conto delle sole centraline urbane di ogni città capoluogo di provincia, emerge come per il Pm10 siano 26 le città che hanno superato il limite giornaliero (35 giorni con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi metro cubo).

A guidare la classifica per le polveri sottili anche per il 2019 sono Torino, con 86 giorni di superamento, Milano, con 72 giornate fuorilegge, e Rovigo, con 69. Seguono con 68 giorni Frosinone e Venezia.

Per l’ozono troposferico, un inquinante tipicamente estivo il cui limite previsto dalla legge è di 25 giorni all’anno con una concentrazione superiore a 120 microgrammi/metro cubo (calcolato sulla media mobile delle 8 ore), nel 2019 sono state ben 52 le città italiane che hanno superato il limite dei 25 giorni: Lodi e Piacenza sono in cima a questa classifica con 80 giorni di sforamento ciascuno, seguite da Lecco (73), Bergamo (72), Monza e Pavia con 65.

Gli ultimi 10 anni

Secondo il rapporto, considerando gli ultimi 10 anni, nonostante si sia registrata una diminuzione degli inquinanti in atmosfera, sono ancora molte le criticità riscontrate.

Nei 10 anni di campagna di Legambiente Pm10 ti tengo d’occhio su 67 città che almeno una volta sono entrate nella speciale classifica, il 28% di queste (19 città) hanno superato i limiti giornalieri di Pm10 tutti gli anni, 10 volte su 10. 6 città (il 9%: Bergamo, Ferrara, Monza, Parma, Piacenza, Terni) ha superato i limiti 9 volte su 10, mentre 8 città (il 12%) lo hanno superato 8 volte su 10.

mal'aria 2020

Risultato? È praticamente certo come ci siano città che rimangono malate croniche di inquinamento atmosferico e che, dati alla mano, non sembrano poterne uscire fuori.

Torino in questi 10 anni è stata prima 7 volte su 10 nella “speciale” classifica, con un totale di 1086 giorni di inquinamento in città mentre Frosinone, che nei dieci anni appena trascorsi è stata sul podio ben 7 volte, è la sola altra città ad aver sfondato il muro dei 1.000 giorni di inquinamento. Alessandria con i suoi 896 giorni di sforamenti nel decennio si colloca al terzo posto seguita da Milano (890), Vicenza (846 giorni) e Asti (836) che superano abbondantemente gli 800 giorni oltre i limiti.

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