Dall’idea di tre amici alla proposta di legge che aspetta di essere esaminata dal Senato grazie alla raccolta di 50.000 firme
Seduti al bar, attorno a un tavolino, tre amici iniziano a come sarebbe bello rendere il centro di Berlino una grande isola pedonale o quasi. Non è l’inizio di un film ma quanto è accaduto nel 2019, un desiderio che molto presto potrebbe diventare realtà.
Dalla teoria alla pratica il passo è stato breve: i tre amici hanno creato un’associazione dal nome piuttosto cristallino, Initiative Volksentscheid Berlin autofrei ovvero Iniziativa-Referendum per una Berlino senza auto e poi un sito in tedesco, inglese e turco con tante informazioni dettagliate sul progetto, le motivazioni, i benefici per la città e i berlinesi. Immancabili i relativi canali social, podcast e newsletter per essere sempre informati con il progredire delle attività, la raccolta sia di firme che di fondi, la possibilità di diventare attivista per questa causa.
Il supporto pro-bono di alcuni avvocati è stato fondamentale per arrivare al passo successivo e più concreto: l’elaborazione di una proposta di legge. La richiesta è quella di limitare drasticamente il numero delle auto all’interno dello spazio nell’area compresa dalla ferroviaria circolare in città, la Ringbahn. La proposta prevede la possibilità di concedere permessi speciali a veicoli destinati alle emergenze, alla raccolta dei rifiuti, alle consegne, ai taxi e alle persone residenti con mobilità ridotta. Si cerca così di spingere ancora di più sia il car-sharing che l’utilizzo dei mezzi pubblici al posto delle autovetture, di qualunque tipo esse siano.
Gli attivisti, dopo aver raccolto 50.000 firme sono riusciti a depositare la proposta di legge al Senato che si dovrà esprimere entro il mese di febbraio. Se dovesse arrivare un diniego è già pronto il piano B: andare avanti e raccogliere 175.000 firme per accedere automaticamente alla possibilità di indire un referendum popolare nel 2023.
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Fonti: Iniziativa-Referendum per una Berlino senza auto
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