A Madrid c’è una vera e propria invasione di pappagalli argentini, molto di moda come animali domestici negli anni ’80 e ’90 ma ora liberi e aumentati a dismisura. I circa 12mila esemplari presenti in città stanno creano diversi problemi all’ecosistema e il governo ha deciso di abbatterli (almeno in parte).
A Madrid c’è una vera e propria invasione di pappagalli argentini, molto di moda come animali domestici negli anni ’80 e ’90 ma ora liberi e aumentati a dismisura. I circa 12mila esemplari presenti in città stanno creano diversi problemi all’ecosistema e il governo ha deciso di abbatterli (almeno in parte).
Il consiglio comunale di Madrid ha annunciato lunedì un piano per cacciare e abbattere la maggior parte dei 12.000 pappagalli argentini (parrocchetti monaci) che minacciano la sicurezza e la biodiversità della capitale spagnola.
Il problema è che questi uccelli sono molto longevi (vivono circa 20 anni in cattività) e si riproducono rapidamente (tra le 6 e le 8 uova ogni anno), emettono rumori considerati fastidiosi, trasmettono malattie ad altri uccelli (e potenzialmente anche agli umani), mangiano il loro cibo e cacciano le altre specie.
Danneggiano inoltre la vegetazione della città per prendere bastoncini e legnetti utili a creare i loro grandi nidi (arrivano a pesare fino a 200 kg) che sono anche un potenziale pericolo per chi si trova sotto agli alberi. Finora questi non hanno causato alcun danno alle persone, sebbene l’amministrazione abbia ricevuto 197 denunce da gennaio ad agosto 2019 da parte di cittadini che si lamentavano per la presenza di questi uccelli.
Ad annunciare il nuovo piano di riduzione dei parrocchetti, previsto per l’autunno 2020, è stato il delegato per l’ambiente, Borja Carabante. L’esponente del governo madrileno ha spiegato che il piano non riguarderà solo gli uccelli ma anche le uova di questa specie invasiva che saranno sterilizzate per fermare la crescita esponenziale di questi uccelli.
Carabante ha sottolineato che il piano sarà intrapreso in conformità con la legge sul benessere degli animali e il comune lavorerà insieme alla Società Ornitologica Spagnola per uccidere i parrocchetti senza troppe sofferenze.
Come ha dichiarato il Consiglio comunale di Madrid:
“Il piano globale includerà la cattura di esemplari che minacciano la biodiversità nelle aree verdi della capitale per sacrificarli successivamente in modo etico e controllato in centri specializzati. Verrà inoltre effettuata la sterilizzazione delle uova, una misura che alla fine consentirà di ridurre la popolazione”
Non è chiaro quanti parrocchetti verranno uccisi ma l’amministrazione ci tiene a sottolineare che non verrà sterminata l’intera popolazione locale.
Un’invasione simile si è verificata anche nel nostro paese. Proprio i parrocchetti in Puglia hanno assaltato e distrutto le coltivazioni di mandorle creando non pochi danni agli agricoltori locali.
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Francesca Biagioli
Foto: Ferran Nadeu