Stanno per tornare le rondini ma anche balestrucci e rondoni che nel nostro Paese andranno alla ricerca dei loro vecchi nidi
Le rondini sono il simbolo per eccellenza della primavera, e finalmente questa stagione è alle porte. Quando però i primi esemplari tornano alle nostre latitudini si trovano spesso di fronte ad un problema: la perdita dei loro nidi.
Le rondini sono uccelli davvero straordinari, pesano circa 20 grammi ma riescono a percorrere in volo oltre 5000 km, superando mari e deserti senza riposo e lottando contro tempeste e perturbazioni.
Rondini, balestrucci e rondoni sono uccelli migratori molto abitudinari, tornano sempre nel luogo che hanno lasciato la primavera precedente e addirittura vanno alla ricerca dello stesso nido che hanno utilizzato e conoscono.
Ma questi uccelli corrono un rischio molto grande, spesso si trovano a tornare presso una “casa” che non esiste più.
Se nei giorni scorsi abbiamo alzato gli occhi al cielo, dalle nostre finestre, forse abbiamo già individuato alcuni gruppi sporadici di rondini. Ma il fenomeno aumenterà nelle prossime settimane quando rondini, ma anche balestrucci e rondoni, arriveranno nel nostro Paese alla ricerca del solito, confortevole luogo sicuro dove trascorrere la primavera, nidificare e mettere al mondo i propri cuccioli.
Questi uccelli, ogni anno, percorrono migliaia di chilometri per tornare a casa superando anche luoghi pericolosi come il deserto del Sahara e il Mediterraneo. Tutto per ritrovare il nido che conoscono e dove sono nati e cresciuti, che si può trovare sul tetto di un casolare, sotto un cornicione, sulla facciata di un palazzo, ecc.
Purtroppo, però, queste specie sono in netto declino. Ciò a causa del fatto che trovano un ambiente sempre più ostile e cambiato: aria inquinata, agricoltura intensiva dove si fa uso di sostanze chimiche inquinanti oltre a, non meno importante, la perdita dei siti di nidificazione soprattutto negli ambienti urbani (più frequentati da balestrucci e rondoni, piuttosto che dalle rondini).
Spesso le persone distruggono i nidi di questi uccelli che si trovano presso le loro abitazioni in quanto accusati di “sporcare”, oppure perché è necessario ristrutturare sottotetti e facciate dei palazzi. E questo, ricorda la Lipu, avviene anche durante il periodo di nidificazione (ciò significa morte certa per i cuccioli di queste specie).
Considerate che questi uccelli ci aiutano a tenere sotto controllo la crescita della popolazione di mosche e zanzare, si nutrono infatti di insetti di cui vanno a caccia mentre sono in volo. Secondo alcuni studi scientifici, una coppia di rondini può mangiare fino a 6.000 insetti al giorno nella stagione riproduttiva. Un motivo in più per tutelarle.
Ricordiamo tra l’altro a tutti che rondini, rondoni e balestrucci sono specie protette dalla legge n. 157/92 e da varie altre direttive europee quindi è severamente vietato distruggere i loro nidi. Per quanto riguarda la ristrutturazioni di facciate e palazzi esistono precisi regolamenti in cui sono stabiliti i modi in cui trattare l’eventuale presenza di nidi per preservare le specie protette.
Anche noi possiamo aiutare le rondini durante la loro nidificazione, attraverso la costruzione di nidi artificiali che vanno a sostituire il nido originale nel caso fosse caduto, si sia rotto o sia stato tolto per effettuare una ristrutturazione edilizia. QUI come fare.
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Fonte: Lipu Rende
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