Capodanno 2012: 10 consigli pratici per proteggere gli animali dai botti di fine anno

Come evitare che un'occasione di festa si trasformi in uno sterminio di animali indifesi? La prima raccomandazione, la regola aurea, è quella di dare “il buon esempio, non usando botti o petardi neppure in un angolo del giardino, sul terrazzo o in strada”, consapevoli delle conseguenze che questo tipo di festeggiamento può avere sulla sicurezza propria e degli altri, animali compresi. Ecco altri 10 consigli pratici per proteggere gli animali, per far sì che il anno nuovo inizi serenamente anche per loro

Capodanno è ormai alle porte. Purtroppo, assieme ai festeggiamenti per il nuovo anno, arriveranno anche loro, gli orribili e temutissimi botti, che ogni anno uccidono circa cinquemila animali. Un crimine di massa contro cui poche amministrazioni comunali hanno preso seri provvedimenti, purtroppo.

Per questo, ancora una volta, la Lav lancia un appello ai sindaci affinché emanino ordinanze di divieto all’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere sul loro territorio. ”I forti rumori – spiega Ilaria Innocenti, responsabile Lav per il settore cani e gatti – sono fonte di pericolo per gli animali poiche’ li gettano nel terrore, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri”.

Il fragore dei botti, oltre a scatenare negli animali una naturale reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli, così, al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso di esplosioni a ridosso dell’animale, sia d’affezione che selvatico, vagante o di proprietà, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte per ustioni e bruciature.

Non dimentichiamo che gli animali hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per strappare la catena, scavalcare recinzioni e fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri. Per questo ogni anno sono tantissime le segnalazioni di cani smarriti dopo Capodanno e numerosissimi gli ingressi nei canili, soprattutto di cani e gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli animali morti in seguito alla fuga dovuta al panico che si scatena in loro a seguito delle esplosioni.

Anche per le creature selvatiche la mezzanotte del 31 dicembre è un momento d’inferno. Il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate. Le improvvise detonazioni, infatti, determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane come case, lampioni, automobili, ecc.

Come evitare, allora, che un’occasione di festa si trasformi in uno sterminio di animali indifesi? La prima raccomandazione, la regola aurea, è quella di dare il buon esempio, non usando botti o petardi neppure in un angoletto del giardino, consapevoli delle conseguenze che questo tipo di festeggiamento può avere sulla sicurezza propria e degli altri, animali compresi.

Ecco altri 10 consigli pratici per proteggere gli animali, per far sì che il anno nuovo inizi serenamente anche per i nostri pet:

1) non lasciate che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliete ogni oggetto contro il quale, sbattendo, potrebbero procurarsi ferite;

2) evitate di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo dei quali è la fuga;

3) non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi;

4) non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto;

5) dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito);

6) se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio;

7) cercate di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV;

8) prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi;

9) nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia;

10) se l’animale scompare presentate subito una denuncia di smarrimento

Roberta Ragni

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