Inghilterra: spariscono centinaia di piccioni viaggiatori. Ma qual è la causa?

In Inghilterra si è recentemente assistito ad un vero e proprio mistero riguardante la scomparsa di centinaia di piccioni viaggiatori, selezionati e addestrati nel corso del tempo per essere in grado di percorrere una determinata distanza e di fare in seguito ritorno al punto di partenza. La zona di scomparsa incriminata, già teatro in precedenza di simili avvenimenti, è stata battezzata "Birdmuda Triangle"

In Inghilterra si è recentemente assistito ad un vero e proprio mistero riguardante la scomparsa di centinaia di piccioni viaggiatori, selezionati e addestrati nel corso del tempo per essere in grado di percorrere una determinata distanza e di fare in seguito ritorno al punto di partenza. La zona di scomparsa incriminata, già teatro in precedenza di simili avvenimenti, è stata battezzata “Birdmuda Triangle”.

Il Telegraph ha riportato come nelle scorse settimane da uno stormo formato da 232 piccioni partito da Thirsk, nello Yorkshire, abbiano fatto ritorno soltanto 13 esemplari. L’avvenimento tuttora inspiegabile non fa altro che coronare un’estate interessata dalla scomparsa di altre decine di piccioni viaggiatori proprio nella medesima area. I primi smarrimenti di piccioni sarebbero cominciati già nel mese di aprile.

Ora si starebbe valutando se porre fine ai loro voli nella medesima zona, fino a che non saranno state individuate le cause della loro scomparsa. L’area incriminata è stata collocata tra le località di Thirsk, Wetherby e Consett. Gli esperti stanno al momento valutando le motivazioni della scomparsa dei piccioni, che potrebbero aver perso di vista la rotta conosciuta per motivi differenti.

I piccioni potrebbero essere stati disorientati dai fenomeni meteorologici estivi, caratterizzati da piogge improvvise, oppure dagli elevati livelli di intensità dell’attività solare delle ultime settimane, che avrebbe potuto influire sui campi magnetici; sotto accusa anche i segnali rilasciati dalla Menwith Hill Spy Base, una stazione di monitoraggio elettronico nei pressi di Harrogate. Riguardo alle piogge, i piccioni avrebbero potuto cambiare rotta appositamente per evitarle, in quanto il loro piumaggio non sarebbe particolarmente adatto a sopportare le precipitazioni.

Un altro fattore potrebbe essere legato alla liberazione in contemporanea nel corso della stessa giornata di differenti gruppi di piccioni, che avrebbero potuto spingersi l’un l’altro fuori rotta, dopo essersi incontrati in volo e riuniti. La liberazione dei piccioni viaggiatori in Scozia ed Inghilterra rappresenta un vero e proprio sport per numerosi appassionati.

Che i volatili fossero semplicemente alla ricerca di uno spiraglio di libertà?

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