Emergenza neve e gelo nei canili: servono coperte, cucce, cibo e fieno

L’emergenza maltempo non è ancora finita e nelle regioni più colpite dall’ondata siberiana c’è parecchia preoccupazione per gli animali.

L’emergenza maltempo non è ancora finita e nelle regioni più colpite dall’ondata siberiana c’è parecchia preoccupazione per gli animali.

In questi giorni vi abbiamo parlato di come proteggere gli animali dal freddo e soprattutto come riparare le zampe dal gelo.

Ma il problema non riguarda solo gli animali di affezione, ma anche e soprattutto quelli selvatici e randagi che si trovano a fare i conti sia con le basse temperature che con l’incremento del fabbisogno giornaliero.

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L’inverno rappresenta, quindi, un periodo difficile e un pericolo per la loro sopravvivenza. Dall’Enpa c’è poi un appello per i cani cosiddetti padronali che vengono costretti a vivere all’addiaccio, senza avere la possibilità di entrare in casa o di un riparo adeguato. Un fenomeno per nulla estraneo nelle campagne.

“La cosa più logica e naturale sarebbe quella di condividere con il proprio “amico” il tepore di casa, o comunque di garantire in qualche altro modo un riparo dal gelo: il freddo infatti rappresenta un serio fattore di rischio per l’incolumità di cani, gatti, e altri animali. Ed è opportuno ricordare che esporli a condizioni che ne possono causare gravi sofferenze se non addirittura la morte configura un reato punito dal nostro codice penale”, spiega l’Enpa.

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In queste ore sono tanti gli appelli diffusi nei social network per aiutare gli animali donando coperte, cibo, cucce e fieno. Partendo dal Molise dove i cani del canile di Santo Stefano, frazione di Campobasso erano rimasti bloccati sotto la neve senza acqua e cibo.

Le drammatiche immagini mostrano il tentativo dei volontari di raggiungere gli animali grazie a un bobcat, un trattore e una turbina.

L’emergenza comunque non è finita e dall’associazione protezione animali di Campobasso (Apac) arriva l’appello per reperire coperte per gli animali.

canile molise

“Questa è la situazione attuale al Rifugio di MIRABELLO SANNITICO (CB). I nonnini stanno bene, ovviamente le tubature sono gelate e c’è bisogno di continuare a spalare per liberare piazzali e tetti dalla neve. Se avete possibilità dateci una zampa! Servono volontari spalaneve! Un sentito grazie và a Gennaro Pellecchia che ci ha permesso di raggiungere il rifugio!”, si legge sulla pagina Facebook dell’Apac.

Stessa situazione si era verificata nel canile di Laterza a Taranto dove oltre cento cani erano bloccati dalla neve, grazie all’appello sulla pagina Facebook di Anta Onlus Canile comunale di Laterza, sono arrivati aiuti e in queste ore seppur sempre al gelo, i cani hanno ricevuto coperte e cibo.

cani laterza

E ancora a Eboli:

“Con questo freddo inaspettato le problematiche di una cittá non abituata sono tante, tra esse ci sta anche quella dei nostri amici a 4 zampe. Oggi sul canile situato sui monti di Eboli in qualitá di assessore alla tutela degli animali dell’amministrazione comunale di MassimoCariello, con la guardia zoofila Carlo Lamberti, abbiamo consegnato oltre 200 coperte, balle di paglia, una cisterna di acqua perché quella presente era ghiacciata, pedane per sollevare le cucce da terra. Ora servono dei volontari per sistemare il tutto. Il mio appello é rivolto a tutti quelli che tengono a cuore la tematica, appuntamento domattina alle 8:30 sul canile…Eboli dimostra ancora una volta la sua sensibilitá…”, si legge in questa pagina Facebook.

Emergenza anche nel canile di Cerignola.

“Abbiamo bisogno di coperte (meglio ancora se paglia) e tanto pane per il nostro canile (CERIGNOLA). Tubature e cisterne GHIACCIATE. siamo senza acqua e i cani hanno tanto freddo. Le temperature vanno al di sotto dello zero, e siamo costretti a tritare il ghiaccio per far bere i cani. Confido nell’ aiuto di tutti voi!”, si legge in questa pagina Facebook.

Altro appello arriva dal canile di Gioia del Colle in Puglia:

E tanti altri ancora in questo momento hanno bisogno di aiuto, consigliamo quindi di contattare il canile della propria città per dare il proprio contributo agli animali meno fortunati dei nostri, che oltre all’amore familiare hanno anche una cuccia calda in cui dormire.

Servono coperte, cucce, stufe, cibo e fieno.

Ciotole che si ghiacciano

Un ulteriore consiglio per chi si occupa degli animali in difficoltà, dal momento che le ciotole dell’acqua in questi giorni si gelano: provate a costruire un piccolo riparo usando il polistirolo, usando ad esempio i contenitori tipo quelli del gelato che danno in gelateria. Se possibile, avvolgeti i contenitori con la paglia e tenete in un luogo riparato, ma esposto al sole

Dominella Trunfio

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