Il pesce scorpione raggiunge lo Stretto di Sicilia. E' massima allerta per la specie aliena.
È allerta nel Mediterraneo: è stata segnalata nello Stretto di Sicilia la cattura di due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, specie aliena originaria del Mar Rosso.
Si tratta di un pesce molto pericoloso, il cui veleno contenuto nelle spine può essere mortale.
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Il pesce scorpione è conosciuto per aver popolato una vasta zona delle coste Atlantiche occidentali e il Mediterraneo orientale e fa parte di una delle specie marine più invasive del mondo. Le sue sono lunghe e sottili spine che si trovano sulle pinne dorsali e alla cui base sono presenti delle ghiandole che producono un potente veleno.
Per questo è una razza estremamente pericolosa per la salute umana: nel peggiore dei casi, l’eventuale puntura può avere effetti letali per l’uomo. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce, per cui la pericolosità resta elevata anche su esemplari morti da diverse ore.
La recente segnalazione di pesci scorpione in Tunisia ed in particolare nello Stretto di Sicilia, lascia ipotizzare un imminente arrivo nelle acque italiane, come già accaduto per altre specie aliene (ad esempio, il pesce palla maculato Lagocephalus sceleratus).
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Chiunque catturi o avvisti un pesce scorpione è invitato dall’Ispra a fotografare l’esemplare, congelarlo se possibile, dare immediata comunicazione alla Capitaneria di Porto locale e segnalare l’osservazione alla sede ISPRA di Palermo ai numeri di telefono 091/6114044-7302574 e all’indirizzo: alien@isprambiente.it.
Germana Carillo