Vittoria per i tori: stop a Valencia alla tradizione di infiammare le corna (FOTO)

Il sindaco di Valencia ha proibito dal prossimo 1° luglio la manifestazione del cosiddetto “bou embolat”, che consiste nel dare alle fiamme le corna dei tori.

Vittoria per i tori di Valencia! Il sindaco della città spagnola, Joan Ribó, ha infatti proibito dal prossimo 1° luglio la manifestazione del cosiddetto “bou embolat”, ritenendola, a giusta ragione, crudele nei confronti degli animali. Anche se rimane ancora in essere la possibilità di esibirsi nelle corride

L’antica pratica del bou embolat (che esiste anche ad Amposta e nella provincia di Teruel) prevede di accendere del fuoco sulle corna di alcuni tori e lasciarli liberi per le strade della città, imbizzarriti e impauriti.

Sulle loro corna vengono infatti applicati dei boli di cera in fiamme o mortaretti e il “gioco” è quello di evitare l’assalto dei poveri animali terrorizzati per le vie cittadine.

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L’assessore per il benessere degli animali, Gloria Tello, ha detto in una dichiarazione di aver accolto con favore il sostegno unanime della Giunta comunale a questa decisione, che ha lo scopo di “non permettere né incoraggiare attività che consentano un maltrattamento degli animali”.

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Una decisione che tra l’altro, indica Tello, è supportata da un rapporto preparato da diverse organizzazioni veterinarie e professionali che conferma la sofferenza per i tori che la pratica comporta. Il bou embolat “è un abuso molto grave” e ha evidenziato la coerenza di questa misura con l’esistenza per la prima volta di una assessorato al benessere degli animali al municipio di Valencia.

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Il consiglio municipale ha anche tagliato i finanziamenti per le corse dei tori e alle scuole di toreri, ma non ha bandito le corride. La maggioranza che sostiene il sindaco include il partito di sinistra Podemos e così i conservatori del Partido Popular hanno criticato il bando definendolo una violazione del patrimonio culturale della città.

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Ma non ci vuole molto a capire che (anche) pratiche come quella del bou embolat causano ai tori autentiche torture, stress e tanto tanto dolore. Anche se qui a Valencia possono ancora svolgersi le corride, prendiamo per buono almeno il divieto di infiammare le corna di poveri tori, sperando che poi anche nella città di Ribó vengano presto banditi i combattimenti di tori, al pari della Catalogna e delle Canarie.

Il tutto, infine, si potrebbe inserire nel quadro di una vera “rivoluzione animalista” del popolo spagnolo: proprio in questi giorni, infatti, il parlamento regionale della Castiglia-Leon ha vietato per legge l’uccisione del Toro de la Vega, in una delle manifestazioni taurine spagnole di origine medioevale, nella quale un toro viene inseguito dagli abitanti del villaggio di Tordesillas armati di lance per poi essere rovinosamente abbattuto.

Germana Carillo

Photo Credit

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