Cane percorre 300 km per tornare dalla donna che l’ha salvato: la dolcissima storia di Shavi e Nina

Cammina per quasi 300 chilometri per tornare dalla donna che gli ha salvato la vita. Questa è la storia di Shavi, un cane randagio, e di Nina Baranovska, la donna che lo ha sottratto a morte sicura

Cammina per quasi 300 chilometri per tornare dalla donna che gli ha salvato la vita. Questa è la storia di Shavi, un cane randagio, e di Nina Baranovska, la donna che lo ha sottratto a morte sicura. E mette a tacere chiunque abbia ancora dubbi sulla lealtà e la fedeltà dei nostri amici a quattro zampe.

In una notte fredda di gennaio a Rostov, in Russia, Nina Baranovska vide la piccola Shavi per la prima volta. La portarono da lei alcuni amici che l’avevano trovata distesa in una discarica. Spacciata per morta, tremava dal freddo e aveva due zampine rotte. Sembrava che fosse stata investita da una macchina tanto che era coperta da lividi e lacerazioni. Così subito Nina e i suoi amici l’avvolsero in una coperta calda e la trasportarono da un veterinario: viti metalliche nelle zampine e tanta speranza che un giorno la cagnolina avrebbe camminato di nuovo.

Nina si è presa così cura di Shavi, nella sua casa tra l’altro già affollata da altri due cani adottati e tre gatti (oltre alla madre e alla figlia!). Nonostante le sarebbe piaciuto, dopo sei mesi la ragazza ha dovuto decidere di dare in affido Shavi ad altri amici, non solo per lo spazio modesto della casa, ma anche per lo stipendio non esattamente agiato.

cane shavi

L’unico neo? La nuova famiglia della cagnolina era a 290 chilometri di distanza, nella regione di Voronezh, per cui per Nina è stata una decisione più che straziante.

cane shavi2

Pochi giorni dopo aver lasciato Shavi, Nina ha ricevuto una telefonata dai suoi amici: la cagnolina non si trovava più. Ma due settimane più tardi, Nina sentì qualcosa di umido muoversi vicino alle sue gambe mentre camminava per tornare a casa dal lavoro. Guardò giù ed era Shavi! Lei, quella cagnolina fragile ed esausta, aveva trovato la strada di casa dopo un viaggio 290 chilometri e ora scodinzolava alla sua padrona Nina.

Appena Nina la sollevò, entrambe cominciarono a ridere e piangere. “La maggior parte delle persone non si accorge che i cani possono ridere e piangeredice Nina -. Forse non vogliono vedere”.

Ora Shavi è a casa, con Nina, e rimarrà lì.

Germana Carillo

Photo Credit

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