Salviamo gli asini in Liguria dalla macellazione (PETIZIONE)

Gli asini della Liguria sono a rischio macellazione. Da gennaio 2014, a differenza di tutte le regioni Italiane e altre ASL liguri, nella ASL 3 Genovese non si concederà più l'autorizzazione regionale dell'allevamento degli asini se sono meticci

Gli asini della Liguria sono a rischio macellazione. Da gennaio 2014, a differenza di tutte le regioni Italiane e altre ASL liguri, nella ASL 3 Genovese pare che non si concederà più l’autorizzazione regionale dell’allevamento degli asini se sono meticci.

Il risultato? Sarà uno sterminio di massa. Poiché non sarà più possibile farli riprodurre, i circa 200 allevamenti presenti sul territorio con tutta probabilità faranno macellare i loro animali. Lo spiega chiaramente una petizione appena lanciata da Andrea Parodi su Change.org.

Gli asini, si legge nel testo, sullo scenario Ligure così impervio sono utili alla salvaguardia del territorio e fonte di sostentamento per le molteplici piccole e medie aziende agricole. Da qui la richiesta all’assessore regionale all’agricoltura, Giovanni Barbagallo:

“Chiediamo all’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo una deroga alla legge così come è stato fatto in tutte le regioni italiane, permettendo agli agricoltori già in difficoltà di proseguire il loro lavoro sul territorio montano, eliminare una inutile mattanza ed evitare l’abbandono totale dei terreni agricoli”.

Ma l’asino, vittima di un antico retaggio culturale che lo associa alla testardaggine, non è solo un animale da lavoro, aggiungiamo noi. Non è solo un mero strumento ad uso dell’uomo. Lo diciamo perché è proprio questo quello che succede quando non può più lavorare, quando non è più “utile”: proprio come accade anche ai cavalli, viene dismesso e il macello è la destinazione finale più frequente.

Per consultare la petizione clicca qui

Roberta Ragni

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