Zoo di Copenhagen: dopo la giraffa Marius, uccisi anche quattro leoni

Nuovo episodio di soppressione di animali sani nello zoo di Copenaghen, divenuto tristemente noto per avere ucciso e dissezionato la povera giraffa Marius. Due leoni anziani e due cuccioli di 10 mesi, tutti della stessa famiglia, sono stati abbattuti Lunedi scorso per far posto a un nuovo maschio. Lo zoo non sarebbe riuscito a trovare una nuova casa per i felini "indesiderati".

Nuovo episodio di soppressione di animali sani nello zoo di Copenhagen, divenuto tristemente noto per avere ucciso e dissezionato la povera giraffa Marius. Due leoni anziani e due cuccioli di 10 mesi, tutti della stessa famiglia, sono stati abbattuti Lunedi scorso per far posto a un nuovo maschio. Lo zoo non sarebbe riuscito a trovare una nuova casa per i felini “indesiderati”.

La struttura in una nota spiega:

“A causa del comportamento naturale dei leoni, lo zoo ha dovuto praticare l’eutanasia su due vecchi leoni e due cuccioli che non erano abbastanza grandi per sopravvivere da soli. I cuccioli sarebbero stati uccisi dal nuovo leone maschio, non appena ne avrebbe avuto la possibilità”.

Il mese scorso, lo zoo aveva ucciso la giraffa Marius, di appena 18 mesi, considerata inadatta per la riproduzione. A porre fine a questa giovane vita era stata una pistola spara-bulloni e l’esemplare fu sezionato davanti a una grande folla di adulti e bambini, per poi essere dato in pasto proprio ai leoni.

La decisione aveva scandalizzato migliaia di amanti degli animali di tutto il mondo e oltre 27.000 persone avevano firmato una petizione per salvare Marius. Secondo un portavoce, non si ripeterà questa macabra scena con i cadaveri dei leoni, poiché “non tutti i nostri animali vengono sezionati di fronte a un pubblico”.

Entro qualche giorno il nuovo maschio sarà presentato alle leonesse dello zoo, che ora potranno t riprodursi. “Lo zoo è riconosciuto in tutto il mondo per il nostro lavoro con i leoni”, ha detto l’amministratore delegato Steffen Straede, “sono orgoglioso che uno dei nostri leoni oggi costituisce il centro di un nuovo branco”.

Più che uno zoo, la struttura di Copenaghen sembra essere diventato un mattatoio; un luogo di morte degli animali oltre che di cattività, tuona l’Enpa.

“La prossima volta a chi toccherà? Ma soprattutto a quale risibile pretesto ricorrerà lo zoo di Copenaghen nel disperato tentativo di salvare la faccia di fronte all’opinione pubblica internazionale? Marius è stato ucciso perché di troppo; i due cuccioli di leone invece per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. In altri termini, con una deprecabile operazione di maquillage linguistico, la struttura, che ha definito la soppressione dei cuccioli come “eutanasia”, vorrebbe quasi lasciare intendere che gli animali sarebbe stati uccisi per “nel loro stesso interesse“”, ha detto il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri.

“Naturalmente – prosegue Ferri –, come dimostra l’ondata di indignazione provocata dalla morte di Marius, l’opinione pubblica internazionale non crede a giustificazioni infondate e pretestuose, e non è più disposta a tollerare simili gesti violenti, crudeli ed inutile ai danni di altri esseri viventi, compiuti da chi, come gli zoo, si vuole addirittura arrogare una funzione di conservazione delle specie; cosa evidentemente che con la cattività non ha nulla a che vedere”.

Alla vigilia delle elezioni europee l’Enpa chiede a tutti i futuri candidati al Parlamento Europeo di fermare la barbarie e di porre fine alle strutture di cattività in tutta Europa – zoo, delfinari, acquari, circhi – strutture che spesso non rispettano neanche le normative nazionali e internazionali. Uccisioni come quelle perpetrate in Danimarca non sono più tollerabili e sono in palese conflitto con l’idea di civiltà di cui l’Europa intende farsi portatrice.

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