È tornata in mare la tartaruga Caretta caretta soccorsa nelle acque di Savona lo scorso mese di Aprile. L'esemplare, dopo essere stato marcato e micro-chippato in modo da poterlo distinguere in futuro, è stato rilasciato ieri mattina alle ore 10.30 al largo delle secche della Meloria, dopo un periodo di cura di circa un mese e mezzo presso l'Acquario di Livorno.
È tornata in mare la tartaruga Caretta caretta soccorsa nelle acque di Savona lo scorso mese di Aprile. L’esemplare, dopo essere stato marcato e micro-chippato in modo da poterlo distinguere in futuro, è stato rilasciato ieri mattina alle ore 10.30 al largo delle secche della Meloria, dopo un periodo di cura di circa un mese e mezzo presso l’Acquario di Livorno.
L’animale, soprannominato affettuosamente “Scorza”, era arrivato nella struttura dall’Acquario di Genova a mezzo Capitaneria di Porto, dopo essere stato visto galleggiare con il carapace rovesciato da un diportista. Gli esami diagnostici avevano riscontrato fin da subito una polmonite e la presenza nel corpo di diversi sacchetti di plastica, che la tartaruga aveva ingerito nel tempo scambiandoli per meduse, parte della dieta naturale di questi rettili.
Fortunatamente, passata circa una settimana a galleggiare in superficie, la tartaruga aveva ripreso regolarmente a mangiare, aiutata anche da una terapia anti-infiammatoria. La fase riabilitativa di osservazione pre-rilascio, che è durata circa 1 mese e mezzo, è avvenuta in un’apposita vasca, dove lo staff ha costantemente monitorato lo stato di salute e il comportamento natatorio. L’animale si è cibato soprattutto di pesce azzurro, calamari e gamberi.
Il rilascio è avvenuto grazie al supporto logistico della Capitaneria di Porto di Livorno, che ha messo a disposizione del personale due imbarcazioni riservate per il trasporto della tartaruga, ed in collaborazione con l’ARPAT di Livorno. Grazie alla collaborazione di tutti Scorza ora è libera di godersi nuovamente il suo mare.
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Roberta Ragni
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