Una violenta tempesta di sabbia si è abbattuta sul Niger. Il cielo della capitale si è tinto di rosso dando luogo a un'atmosfera apocalittica
Il Niger in queste ore è stato colpito da una violenta tempesta di sabbia. In particolare, la capitale Niamey sta facendo i conti con un evento senza precedenti. Il cielo si è tinto di rosso, creando uno scenario apocalittico. Cavallette, coronavirus e ora anche una spaventosa e colossale tempesta di sabbia. Non c’è pace per questa zona dell’Africa.
Un imponente muro di polvere rossastra ha spazzato la città, creando uno spettacolo impressionante e minaccioso. L’enorme tempesta è iniziata lunedì quando ha colpito Niamey. Nel giro di poche ore la città è stata avvolta da un’oscurità lugubre e rossastra.
Guardando il cielo, la nuvola di polvere ha inghiottitola città. Molti abitanti hanno raccontato di aver assistito al passaggio dal giorno alla notte nel giro di pochi istanti. “Fredda, strana, spaventosa”: così è stata definita ma per fortuna la tempesta non ha provocato feriti né vittime.
Le immagini, pubblicate sui social, stanno facendo il giro del mondo:
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Niamey yesterday
(via @LauraBerlin5) pic.twitter.com/l7YKONgg2A— francesco strazzari (@franxstrax) May 5, 2020
yesteraday’s sandstorm in Niamey, Niger pic.twitter.com/vKZSWnPFQH
— francesco strazzari (@franxstrax) May 5, 2020
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Le tempeste di sabbia sono comuni nel deserto del Sahara, dove ondate di venti caldi sollevano spesso grandi nuvole di polvere e detriti – specialmente nelle regioni aride dell’Africa occidentale durante la stagione secca, nota come “Harmattan”, che di solito va da gennaio ad aprile.
Inoltre, secondo uno studio del 2016, le tempeste di polvere potrebbero generare impennate di alcune malattie, come la meningite batterica, nella regione del Sahel, che si estende attraverso il Nord Africa dall’Eritrea al Senegal. Stando a quanto riportato dalla ricerca condotta da Daniel Neill dell’Institute of Infection and Global Health dellUniversity of Liverpool, i forti venti delle tempeste spingono la sabbia, altre piccole particelle e i batteri che causano la meningite in profondità nel tratto respiratorio.
Fonti di riferimento: RT, University of Liverpool
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